Ero sotto l'ombrellone e guardando l'ora sullo swatch stavo pensando al mio speedy fermo a casa. Mi stavo ponendo il problema della sua rianimazione al rientro così ho pensato di scriverne. Quindi il tuo post è provvidenziale, ed è la prova che magari a qualcuno interessano le mie elucubrazioni.
Il calibro 1861 e derivati non ha la cosiddetta funzione di hack, altrimenti detto fermo-macchina, che permetterebbe una buona sincronizzazione. Per ovviare io uso due trucchi. Il primo consiste nel regolare l'orologio un minuto avanti e poi girare leggermente la corona all'indietro fino a fermare i secondi. Quando l'orologio di riferimento arriva al secondo giusto si spinge la corona al suo solito posto e ci si assicura che la secondina riprenda a marciare. In caso contrario si scuote leggermete l'orologio. In questo modo si sbaglia di pochi secondi.
Il secondo modo è simile in linea di principio, ma forse più semplice: Si estrae la corona e si regola l'ora un minuto avanti. Siccome la forza della ruota delle ore non è sufficiente a vincere l'attrito della guarnizione sulla corona, dopo pochi secondi (10-15) la secondina si ferma. Basta allora aspettare che l'orologio di riferimento arrivi allo stesso secondo e poi si rimette in dentro la corona. Come nell'altro caso si dà una leggera scossa se la secondina non riparte subito.
Comunque è una sincronizzazione approssimata, anche se con un po' di pratica si possono raggiungere buoni risultati. In ogni caso se si vuole controllare la marcia non è assolutamente necessario che sia sincronizzato perfettamente, basta solo tener conto degli scarti relativi da un giorno all'altro. In ogni caso io la marcia la controllo sempre dal giorno dopo della rimessa all'ora, che è una operazione che destabilizza la marcia.
Ciao, Cristiano