Angelo quanto asserisci è vero, ma non scordiamoci che vale anche per molti altri produttori di auto. Infatti la cassa integrazione e la delocalizzazione sono prerogativa anche dei concorrenti, tedeschi in primis (a titolo esemplificativo ma non esaustivo vedasi gruppo WV).
Quindi, dovendo seguire le rigide regole di mercato, non c'è motivo affinchè il gruppo Fiat, al fine di essere competitivo, non faccia ciò che fanno i molto, molto, molto meno criticati concorrenti stranieri.
Chi scrive ha una "blasonata" tedesca (ed ha avuto anche molte italiane) ma cerca di essere il più obbiettivo possibile.
Quello che a volte infastidisce quando si parla di auto è che gli italiani, di media, sono molto critici con il gruppo Fiat e tendono a perdonare TUTTO o QUASI alle marche straniere.....è un dato di fatto che non sono il solo a riscontrare.
In merito ai manager i citati Montezemolo e sopratutto Marchionne sono stati molto bravi nel cambiare negli ultimi anni il volto, l'immagine ed anche la sostanza delle auto del gruppo e quindi migliorato i bilanci.
Certo c'è ancora da fare ma molte auto della produzione attuale del gruppo Fiat (500, Grande Punto, Bravo, Musa, Delta, Mito, 149 per citare gli esempi più significativi) sono prodotti di buona qualità, affidabili e sicuri che ben poco hanno da condividere con i modelli del periodo buio del gruppo (Tipo, Tempra, ecc.).
Certamente ci sono anche degli aspetti negativi, ma non credo che i marchi concorrenti, soprattutto in quasto periodo, ne siano esenti. Anzi per molti di loro mi risulta esattamente il contrario.