6 maggio 1976

[Sughetto]

Guardavo la televisione, 7 anni, aspettavo un film di Zorro...
ricordo cosi'
mio nonno con me sul letto....
ore 21:06
le pareti di casa tremano
mia nonna in cucina urla
due sicure mani mi prendono mi spingono
non ricordo
porta aperta
scendo le scale con nonno e nonna
dalla porta lasciata aperta sento un fracasso di piatti, bicchieri
romba tutto, trema tutto
buio
la strada
tutti fuori
poi sono arrivati i miei genitori
andiamo tutti dagli zii
tutti assieme
tende, accampamenti
per noi ragazzi era nuovo, bello, eccitante
una avventura

per 989 persone e' stato il loro ultimo giorno di vita
per 45.000 la perdita della casa.

dal terremoto tragico e' emersa una cosa sulle altre
la grande dignità del popolo friulano
senza un lamento
forse con qualche lacrima agli occhi
il popolo friulano senza aspettare aiuti ha ripreso la vita
ha incominciato a ricostruire, eliminare calcinacci
senza indugiare un giorno
gli stessi aiuti americani si stupirono della fiereza degli uomini

nelle interviste, uomini e donne con famiglie decimate dal terremoto rispondevano con semplicità e senza vittimismo:
cosa dobbiamo ffare? e' successo! andiamo avanti.

Nonostante una lunga serie di scosse di assestamento, che continuò per   diversi mesi,  la ricostruzione fu rapida e completa in tutta la regione

scusate il ricordo ma per me...sono friulano

[Dani80]

Ti capisco, attualmente abito a 100 km da L'Aquila e fino a 3 anni fà studiavo proprio all'Università de L'Aquila, avevo molti amici lì e qualcuno purtroppo non ce l'ha fatta...sono questi momenti che ti fanno capire quanto è preziosa la vita umana, poichè basta poco per perdere tutto!

[Airangel]

l'ho vissuto da lontano, ho un ricordo vago.....ma la terra quel giorno ha tremato fino qui.....cmq quel dramma si è trasformato in una dimostrazione di come quella gente non sia stata lì ad aspettare la manna dal cielo....si sono rimoboccati le maniche da subito.....ed hanno ricominciato a vivere e a darsi da fare in tutti i modi......

[numbersix]

Guardavo la televisione, 7 anni, aspettavo un film di Zorro...
ricordo cosi'
mio nonno con me sul letto....
ore 21:06
le pareti di casa tremano
mia nonna in cucina urla
due sicure mani mi prendono mi spingono
non ricordo
porta aperta
scendo le scale con nonno e nonna
dalla porta lasciata aperta sento un fracasso di piatti, bicchieri
romba tutto, trema tutto
buio
la strada
tutti fuori
poi sono arrivati i miei genitori
andiamo tutti dagli zii
tutti assieme
tende, accampamenti
per noi ragazzi era nuovo, bello, eccitante
una avventura

per 989 persone e' stato il loro ultimo giorno di vita
per 45.000 la perdita della casa.

dal terremoto tragico e' emersa una cosa sulle altre
la grande dignità del popolo friulano
senza un lamento
forse con qualche lacrima agli occhi
il popolo friulano senza aspettare aiuti ha ripreso la vita
ha incominciato a ricostruire, eliminare calcinacci
senza indugiare un giorno
gli stessi aiuti americani si stupirono della fiereza degli uomini

nelle interviste, uomini e donne con famiglie decimate dal terremoto rispondevano con semplicità e senza vittimismo:
cosa dobbiamo ffare? e' successo! andiamo avanti.

Nonostante una lunga serie di scosse di assestamento, che continuò per   diversi mesi,  la ricostruzione fu rapida e completa in tutta la regione

scusate il ricordo ma per me...sono friulano

Credo che ognuno di noi friulani ricordi perfettamente dove era quella sera a quell’ora:
avevo 13 anni e anch’io stavo vedendo la TV e ricorderò sempre che davano “Il mistero delle 12 sedie”.
Abitavamo al piano terra in una vecchia casa di sassi in centro a Udine e scappammo tutti fuori (con il rischio di beccarci pure una tegola in testa): dopo, per molti mesi, quando veniva sera mi assaliva un senso di angoscia e, finchè la stagione estiva lo permise, dormii in una tenda di fortuna piantata nell’orto.
Non so tu, ma ancora adesso quando viene una scossa un po’ più forte, io mi sento impallidire e per qualche momento torna quella sensazione di angoscia: credo sia qualcosa che ti rimane dentro per sempre e con cui, visto che ci troviamo in una zona altamente sismica, si deve imparare a convivere.
Rimane comunque una esperienza bruttissima soprattutto perché ti rende consapevole dell’impotenza dell’essere umano di fronte agli eventi naturali.

[alanford]

Credo che tutti noi anche se non toccati dall'evento, abbiamo avuto modo di apprezzare e ammirare la determinazione della gente friulana.

[mariol4749]

Quando successe, stavo guardando la tv, seduto con le braccia appoggiate al tavolo. Improvvisamente ebbi come un senso di nausea, pensai che stavo per sentirmi male, invece era l'ondeggiamento che il tavolo trasmetteva al mio corpo a causarmi quel malessere, poi notai quel rumore ripetuto; erano i battenti della doppia porta finestra che accostati urtavano tra di loro e infine, il lampadario che ondeggiava: il terremoto! Ricordo che pensai: "se è vicino non è nulla, se è lontano, è un disastro", purtroppo era lontano e il disastro fu quasi subito evidente dalle notizie che via, via arrivarono da quasi subito. La grande dignità del popolo friulano, che senza polemiche e piagnistei, seppe ricostruire dalle macerie come e meglio di prima, è ancora un esempio per me, di come vadano affrontate certe situazioni , catastrofiche si, ma non irreparabili. I lutti che ne conseguirono, so che che ancora segnano i cuori di quelle forti genti, ma rimangono custoditi nell'anima, con dignità e compostezza, com'è nel carattere della gente friulana.

[wrangler]

Come non condividere tutti questi interventi.
La mattina successiva al terremoto eravamo già in stato di allerta per trasferirci con gli elicotteri in diverse località friulane, nel 1976 ero un giovane pilota da poco al reparto di base a Viterbo.
In oltre tre mesi di lavoro in quelle zone ho avuto modo di constatare di persona quell'inspiegabile sensazione che fa la differenza: raramente ho assistito a scene di disperazione, di dolore sì, e ci mancherebbe, ma composto.
Il giorno dopo, dico il giorno dopo.. tutti stavano già lavorando, oltre che per cercare persone disperse, anche per liberare dalle macerie gli spazi che avrebbero visto da lì a poco la ricostruzione.
Mi sono arricchito da quell'esperienza e da quegli esempi, ho preso atto che anche di fronte a grandi tragedie, la tenacia e l'amore per la propria terra vince.
Grandi friulani, grande popolo.

[Sughetto]

grazie per i vostri interventi...
per numbersix non l'ho vissuta come una angoscia ma come una cosa strana, perfino "divertente" mi si passi il termine
ma proprio per quello che era, una cosa bizzarra che ci faceva vivere all'aperto....
avevo 7 anni....

se volete, se passate di queste parti non perdetevi la visita specialemnte a Venzone, quasi rasa al suolo
li un'opera titanica di catalogazione, di numerazione SASSO PER SASSO ha permesso la ricostruzione del paese, del duomom delle mura
un'opera titanica incredibile
terminata peraltro da poco tempo....
se passate chiamatemi e volentieri vi faro' da cicerone
a venzone ci sono anche le famose mummie di venzone (appunto)
che lo stesso napoleone volle visitare...
http://guide.supereva.it/friuli_venezia_giulia/interventi/2006/02/244412.shtml

[Teo]

Veramente un topic meraviglioso complenti!

Matteo