RRI
Quando dicevo che le passioni non sono un buon investimento mi riferivo al lato materiale della cosa, infatti non ho mai sentito che un appassionato collezionista, a meno di improbabili congiunzioni astrali o impreviste impennate del mercato, ci abbia mai guadagnato con la sua passione, e questo in tutti i settori, dagli orologi ai quadri, alle auto d'epoca ecc, anzi sono spesso preda di venditori senza scrupoli che li attendono al varco. Non parliamo poi del male che fanno presunti intenditori blateratori che, magari autorizzati da pubblicazioni del settore, pontificano di questo o di quello facendo impennare il mercato in maniera immotivata (visto che hai accennato all'alta fedeltà, e con me sfondi una porta aperta, sai quel che voglio dire).
Il paragone Pioneer va bene, anche se credo che sia un po' azzardato, infatti, mentre apparecchi Pioneer a listino a 100 mila lire ci sono sempre stati, non ho mai sentito di un Rolex venduto a 100 euro, a parte i tarocchi.
Se però intendevi che Pioneer, come Rolex, ha le potenzialità per progettare ottime cose e la forza per distribuirle a livello capillare, sono perfettamente d'accordo.
Come Pioneer, Rolex è sempre esistita e , credo, sempre esisterà; d'altronde, come diceva quello, se 100 miliardi di mosche a questo mondo mangiano m..da, non possono avere tutte torto...[
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Per tornare alla passione, va bene quando ti fa volare i sensi e l'immaginazione, ti apre orizzonti e prospettive, ti allena le sinapsi, ma poi, bisognerà ritornare con i piedi per terra.
Per esempio, come appassionato di musica, non venderei mai, che so, la mia copia originale del vinile dei Velvet Underground con la banana disegnata da Andy Warhol, magari userei un ottimo giradischi per poterla preservare nel tempo ed ascoltarla ogni tanto, da appassionato; ma ho un amico che dello stesso disco, ha tutte le ristampe, le edizioni speciali, i bootleg, la versione in CD, ecc, ebbasta, questa è mania, sei fuori.
Questo, chiaramente, è il mio personalissio pensiero .
Come dice mio padre, senzoffesa.