Diciamo che piu' che esperto mi ritengo un prudente,comunque quanto e' risultato e' tutto vero.
In Italia purtroppo non esistono delle tabelle,come ce ne sono all' estero,da dove si deduce con che tipo,
misura e forma di vela usare in base al proprio peso ed esperienza.
Sulla base di queste tabelle, sia Taricone che gli altri "non" avrebbero potuto usare quelle vele.Ora si sta
cercando di correre ai ripari, ma non essendoci nessuna legge che impone cio', sono le varie dz che si
stanno consultando per cercare di mettere dei paletti sull' uso di queste vele.
Per legge, ogni paracadutista munito di licenza e' responsabile di se' stesso,del suo materiale e del suo
comportamento, per cui non si possono dare colpe ad istruttori e scuole, l'unico controllo che una scuola/dz puo' e deve fare e' controllare la licenza, il certificato medico,il ripiegamento dell' emergenza e
unico punto su cui sono tutte d' accordo e anche se non c'e' legge e' imposto, l'AAD, che e' un dispositivo che in caso un paracadutista viene colto da malore o altro e perde i sensi, ad una certa quota, con una carica pirotecnica, taglia il fermo e fa uscire la vela di emergenza.
Spero di essere stato chiaro, e chiedo scusa se posso essere sembrato scortese, non era mia intenzione.
Cordiali saluti