Apriamo ora il lungo capitolo sul calibro VC1003, alias AP2003, alias (forse) PP175 e FP21, (e l’albero genealogico non è finito, state a vedere……)
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Dunque, se escludiamo il Lassale C1200 (perché non affidabile) ed il Piaget 900P (perché non è propriamente un movimento ultrapiatto, ma un orologio ultrapiatto), la palma del calibro manuale più sottile ancora spetta a lui con i suoi 1,64mm.
Mentre Vacheron e Audemars sono praticamente uno la fotocopia dell’altro, nel Patek ci sono modifiche (bilancere Gyromax, spirale libera, posizione della molla del cricchetto di carica, taglio dei ponti) che hanno “autorizzato” la casa a rivendicare come in house lo sviluppo del PP175.
Anche lo spessore nel Patek è diverso, salendo ad 1,75mm, identico guarda caso ad un altro famoso calibro ultrapiatto, il Frederic Piguet FP21.
Se vediamo però, tutto il layout dei quattro calibri coincide, quindi il dubbio di una genesi comune resta.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, mantenendo però il beneficio del dubbio perché certezze non ce ne sono.
Chi avesse altre notizie è caldamente pregato di fornirle.
Allora, non è mistero che i VC1003 ed AP2003 sono stati introdotti nel 1955 e sono derivati dal JLC803. Calibro che la casa di Le Sentier non ha mai utilizzato in nessuno dei sui orologi. Probabilmente fu commissionato da loro (e forse da Patek) con un qualche accordo di esclusiva.
Però si hanno notizie di un calibro molto simile che AP utilizzava precedentemente all’AP2003 in alcuni orologi degli anni ‘40-’50 e che sembra fosse un Louis-Elysee Piguet 9 linee.
Sotto le foto di un orologio moneta Audemars dei primi anni ’50 equipaggiato con questo calibro.
Questo sembra avvalorare la tesi che il primo 9 linee (20,4mm) fosse un L.E.P. di cui però, è bene specificare, non si conosce lo spessore preciso anche se è evidente che si tratta di un ultrapiatto.
Però, rovistando nella rete, ho trovato un altro orologio da polso precedente agli anni ‘40-’50 (presumibilmente un Cartier) che incassava un movimento uguale e che era marcato EW&C (European Watch and Clock).
Siamo intorno ai primi anni 20, all’albore degli orologi da polso.
EWC era un consorzio di cui faceva parte anche JLC ed era controllato da Cartier.
Come si può notare, accanto alla scritta European Watch ci sono le iniziali JlC che fa presumere che il movimento fosse uscito dalle fabbriche Jaeger le Coultre.
Ad ingarbugliare la questione, c’è anche un altro 9 linee, il Frederic Piguet FP21 la cui data di nascita ufficiale è il 1925. Di questo però sappiamo anche spessore, che era dichiarato 1,75mm (sceso poi negli anni a 1,73mm).
Dunque, a battersi per la paternità dell’ultrapiatto manuale per orologi da polso più famoso della storia, restano in tre: EWC (JlC), Frederic Piguet (che però non è mai scesa sotto gli 1,73mm) ed Louis-Elysee Piguet.
Ora vi faccio vedere le foto di alcuni orologi da tasca ultrapiatti del 1915-1920. Si tratta di orologi da 45 e 48mm di diametro (quanto un moderno orologio da polso…..
) e spessi solo 4mm.
I movimenti sono sicuramente più grandi dei 20,4mm dei 9 linee di cui si stà discutendo, però guardate il layout delle ruote e l’architettura generale.
A me piace pensare che negli anni alla fine ci sia stata solo una corsa alla miniaturizzazione ed al restringimento di quello che era un movimento “patrimonio comune” degli orologi da tasca, anche se il nome di Jaeger Le Coultre è una costante ricorrente........
Non so, forse l’evoluzione dai primi calibri Lepine, ha pian piano selezionato quello che era la disposizione più razionale e semplice per ottenere il minimo spessore.
Se ci fate caso, anche il calibri ultrasottili di Vacheron (0,9mm) e JLC (1,38mm) hanno la stessa disposizione, cambia solo la forma dei ponti ed il rapporto tra le ruote.
La maestria è stata perciò ridurre il diametro e lo spessore, più che “inventare”.
Ed a ben vedere se sono quasi 100 anni che si utilizza questa base per gli orologi da polso (di più per quelli da tasca), una ragione ci sarà.
Affidabilità, durata, sufficiente precisione, manutenzionabilità. Non è poco da ottenere in 1,64mm.
Abbiamo visto uscire da questo binario cosa comporta…….