Orologico Forum 3.0

Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #105 il: Gennaio 02, 2018, 18:29:37 pm »
Andiamo avanti con il confronto sollevato da Corrado (mi stai facendo fare gli straordinari ;))

Guardate gli elementi evidenziati od indicati con le frecce:

175


215


1) tutti i ponti nel 215 sono più lineari, poche curve, meno angoli possibili: nessun problema funzionale, però è più facile tagliarli e lavorarli....
2) nel 215 è stato tolto l'antiurto sulla ruota di scappamento. Serviva? non lo so, ma ora non c'è.
3) nel 175 i ponti erano fissati da viti ma avevano ben 10 perni di centraggio ricavati nella platina sottostante. Il 215 ha solo i due perni sul ponte del bilancere, il resto è tenuto da viti.
4) come già detto, il 175 è 1,75mm ed il 215 è 2,55mm.

Occorre aggiungere altro?

In definitiva, se gli togliamo il Giromax, è uno dei movimenti manuali più banali dell'intero panorama orologiero.
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2018, 18:39:23 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Grassi...e Magri...
« Risposta #106 il: Gennaio 02, 2018, 18:37:21 pm »
Lungi da me il voler confrontare 920 e 215, non avrebbe logica. Il senso del mio intervento era solo notare come una medesima caratteristica (il singolo ponte) sia criticata nel 215 ed ignorata nel 920, tutto qui.
Solo per farti vedere perchè il 215, pur essendo un onesto buon calibro, è "schifato" dagli appassionati (quelli veri).

Guarda tu stesso con cosa si deve confrontare.....
12-120:


10-200:


22-400:


23-300


175:


I primi quattro sono semplicemente spettacolari, ma non ultrapiatti, il 175 (o 177) come architettura un pò meno, ma almeno è devvero ultrapiatto (1,75mm).

Il 215 cos'è?


Non è rifinito, non ha ponti separati, non è nemmeno ultrapiatto (2,55mm), se lo punzonano da soli..... cosa vogliamo trovare di positivo in questa evoluzione se non che sicuramente costerà meno produrlo (a loro..... a noi gli orologi ce li fanno pagare sempre di più).
 8)

No.... non so se nei forum stranieri il PP215 è più apprezzato e non mi interessa.
Certo è che se lo reputano un degno sostituto dei suoi predecessori, non devono capirci molto ;)

Dio! c'è una differenza abissale! come si fa ad esser così irrispettosi con il lavoro dei progenitori!!??
il 12-120 è davvero tanta roba, ma anche gli altri non scherzano....il confronto con gli ultimi è impietoso ma mi viene anche da dire che tutto ciò è il frutto dell'ignoranza, il cliente se la cerca: sei interessato esclusivamente al marchio sul dial! bene, allora io ti vendo (a caro presso) solo quello!

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #107 il: Gennaio 02, 2018, 18:56:28 pm »
Purtroppo è così....

Tu sai Claudio che non vedo di buon occhio i grandi marchi dell'orologeria contemporanea (tranne rare eccezioni), come non vedo di buon occhio gli artigiani che ti raccontano la favoletta delle decine di ore passate a rifinire a mano un ponte per poi venderti solo-tempo a prezzi folli.
Ora sai anche il perchè.

Perchè nel passato quelle cose Patek (ma non solo) le faceva !!!!
Ed in rapporto gli orologi curati in quel modo, costavano meno dei 5711 di oggi e sicuramente una frazione degli indipendenti che ammiri tu!!!!

Capisci???!!!
Sarebbe possibile avere entrambe le cose (orologi ben curati, magari non a livello di Doufour, ma quasi) e prezzi onesti.
Invece no.
Oggi o spendi uno sproposito per orologi banali ma blasonati, o devi spendere "n" spropositi per orologi semplici ma molto curati.

E' la giusta via di mezzo che manca.....
 :-[ :-[
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2018, 18:58:08 pm da S.M. »
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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #108 il: Gennaio 02, 2018, 18:59:50 pm »
Ma stiamo andando fuori topic e di cose da dire e calibri da vedere ce ne sono.

Spero in Fabrì con l'FP71
 :)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #109 il: Gennaio 02, 2018, 19:06:48 pm »
...hai ragione Stefano ma ricordati che quando Patek, JLC e le altre creavano quei bei calibri, erano sempre grandissime Maisons, ben strutturate, molto ricche, con tanto personale, grandi competenze e tutti i macchinari possibili. Il confronto con il singolo orologiaio che lavora spesso in casa per mesi sullo stesso orologio, è per me improponibile

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #110 il: Gennaio 02, 2018, 19:13:01 pm »
...hai ragione Stefano ma ricordati che quando Patek, JLC e le altre creavano quei bei calibri, erano sempre grandissime Maisons, ben strutturate, molto ricche, con tanto personale, grandi competenze e tutti i macchinari possibili. Il confronto con il singolo orologiaio che lavora spesso in casa per mesi sullo stesso orologio, è per me improponibile
Ovvio, non può esserci confronto.
La creazione di un artigiano è quasi un'opera artistica. Devono esserci queste eccellenze.

E' l'alta orologeria che è sparita (come pezzi, non come prezzi) e non può essere rimpiazzata dai Maestri artigiani.

Il Doufour avrà sempre qualcosina in più del 12-120 di Patek, per chi cerca il pezzo unico (o quasi).
Ma per chi come me cerca solo un gran bell'orologio, come deve fare se non trova più i Calatrava con dentro i 12-120?
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

diemmeo

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #111 il: Gennaio 02, 2018, 19:17:22 pm »
Andiamo avanti con il confronto sollevato da Corrado.

Dimostrazione ineccepibile e molto istruttiva.
Il 175 (o 177) deriva dal FP 21, riconosciuto come (uno tra i) migliori manuali ultra-sottili, mentre il 215 è di derivazione JLC 818.
Sarebbe interessante conoscere qualche retroscena della scelta sostitutiva, oltre il mero profitto e gli accordi commerciali, se ci fosse qualcosa di razionale
Un vantaggio è che, almeno nella referenza 3796, il calibro è celato dal fondello chiuso ...

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #112 il: Gennaio 02, 2018, 19:38:50 pm »
Ora vi faccio incaxxare ancora di più con Patek (non vi preoccupate, la mia non è una crociata esclusiva contro questa Maison, ne ho pure per altri, non vi preoccupate..... 8))

Dunque sappiamo che Patek ha sostituito da molti anni il vecchio e pregiato 28-255 (alias JLC920) con il suo calibro 335SC forse con la scusa della completa manifattura.

Bene, guardate cosa ha in casa Patek che non utilizza:





Un bellissimo automatico con rotore periferico spesso solo 3,3mm (ricordiamoci che il JLC920 con la data sale a 3,05mm), molto ben rifinito che secondo me poteva competere in prestigio con il predecessore.

Perchè non ha utilizzato questo?

Solo una parola......
AVIDITA'

Esattamente come è successo per il 215.
 >:( >:(
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2018, 19:44:23 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

corrado71

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #113 il: Gennaio 02, 2018, 19:42:41 pm »
Andiamo avanti con il confronto sollevato da Corrado (mi stai facendo fare gli straordinari ;))

Guardate gli elementi evidenziati od indicati con le frecce:

175


215


1) tutti i ponti nel 215 sono più lineari, poche curve, meno angoli possibili: nessun problema funzionale, però è più facile tagliarli e lavorarli....
2) nel 215 è stato tolto l'antiurto sulla ruota di scappamento. Serviva? non lo so, ma ora non c'è.
3) nel 175 i ponti erano fissati da viti ma avevano ben 10 perni di centraggio ricavati nella platina sottostante. Il 215 ha solo i due perni sul ponte del bilancere, il resto è tenuto da viti.
4) come già detto, il 175 è 1,75mm ed il 215 è 2,55mm.

Occorre aggiungere altro?

In definitiva, se gli togliamo il Giromax, è uno dei movimenti manuali più banali dell'intero panorama orologiero.

Grazie per questa carrellata di dettagli, sempre interessanti.
Però io non sono un estimatore del 215, anzi non mi piace per niente. Quel che io notavo, tuttavia, è che il ponte unico per scappamento e ruota del treno c'è pure sul 920, ma in quest'ultimo caso nessuno lo nota mai, ed infatti anche qui si è passati ad esaminare il 215, ma non si è detta una sola parola sul ponte unico del 920  :D
Io credo che verso il famoso automatico vi sia un po' di (giustificato) "timore reverenziale" per cui il ponte unico non l'ha mai visto nessuno, mentre nel 215 è bersaglio di critiche.
Ma non voglio distogliere l'attenzione dall'esame degli ultrapiatti, per cui andiamo oltre, magari con l'FP71, che è un'altra perla da esaminare a fondo.

Bertroo

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #114 il: Gennaio 02, 2018, 19:43:06 pm »
Però questo progetto lo ha, lo ha fatto e sanno come farlo. Quanto potrebbe costare un cal del genere?
Io capisco per esempio GO che ha scelto, erroneamente, di levare il cal61 per il modulo con cal 39, visto che non hanno i numeri di PP che non si possono autogestire ecc ecc. ma per PP non è così, non hanno tutti quei problemi, tu dici solo avidità? Certo sarebbe un bellissimo calibro da possedere in un bell’orologio.

corrado71

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #115 il: Gennaio 02, 2018, 19:44:13 pm »
Ora vi faccio incaxxare ancora di più con Patek (non vi preoccupate, la mia non è una crociata esclusiva contro questa Maison, ne ho pure per altri, non vi preoccupate..... 8))

Dunque sappiamo che Patek ha sostituito da molti anni il vecchio e pregiato 28-255 (alias JLC920) con il suo calibro 335SC forse con la scusa della completa manifattura.

Bene, guardate cosa ha in casa Patek che non utilizza:





Un bellissimo automatico con rotore periferico spesso solo 3,3mm (ricordiamoci che il JLC920 con la data sale a 3,05mm), molto ben rifinito che secondo me poteva competere in prestigio con il predecessore.

Perchè non ha utilizzato questo?

Solo una parola......
AVIDITA'

Di questo calibro, che trovo interessantissimo e che sono stato vicino ad avere, si dice che abbia problemi irrisolti proprio nel sistema di carica e che perciò sia stato abbandonato. Ma non so francamente cosa ci sia di vero...

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #116 il: Gennaio 02, 2018, 19:51:15 pm »
Che ti dico Corrado......il 920 è nato così, con le ruote dello scappamento sotto un'unico ponte, come mettere in discussione il progetto?
Non ne ho le competenze per farlo.

Forse per risparmiare spessore, forse per razionalizzare, per precisione nell'ingranamento delle ruote che giocano su quote veramente minime, non possiamo saperlo.
Non credo certo per risparmio economico.
Visto come è lavorato, avrebbero potuto risparmiare in decine di altri modi.

Mentre nel caso del 215 abbiamo visto che ci sono pietre di paragone ed oltretutto è pure più spesso, quindi la critica ci stà.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #117 il: Gennaio 02, 2018, 21:33:33 pm »
Ragazzi, ho svelato definitivamente il mistero del microrotore .......
 8)

Fu inventato da Universal Geneve e Buren (già lo avevo detto).
Le domande di brevetto furono presentate a circa un'anno l'una dall'altra (Buren nel 21 giugno 1954 e UG nel 27 maggio del 1955).
La registrazione dell'Ufficio Brevetti avvenne nello stesso giorno, il 15 maggio 1958 con addirittura numeri consequenziali !!!!
La pubblicazione avvenne per entrambi il 30 giugno 1958.

Ecco perchè hanno dovuto accordarsi !!!






Certo che se l'Ufficio brevetti non si fosse preso tutto quel tempo, era Buren che poteva vantare il primato.
Gli Sfizzzeri non hanno brillato per solerzia eh!
 :D

E Piaget?
Come la mettiamo con Piaget?
Ah...già... c'è pure Piaget..... ::)


Bene, guardate quà sul suo calibro cosa c'è scritto


Riguardo al microrotore ha dovuto pagare Royality ad entrambi, gli altri due sono suoi brevetti ma per l'intero calibro

Possiamo mettere la parola fine alla questione.
 ;) ;) ;)
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2018, 21:39:19 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #118 il: Gennaio 02, 2018, 21:51:20 pm »
Ragazzi, ho svelato definitivamente il mistero del microrotore .......
 8)

Fu inventato da Universal Geneve e Buren (già lo avevo detto).
Le domande di brevetto furono presentate a circa un'anno l'una dall'altra (Buren nel 21 giugno 1954 e UG nel 27 maggio del 1955).
La registrazione dell'Ufficio Brevetti avvenne nello stesso giorno, il 15 maggio 1958 con addirittura numeri consequenziali !!!!
La pubblicazione avvenne per entrambi il 30 giugno 1958.

Ecco perchè hanno dovuto accordarsi !!!






Certo che se l'Ufficio brevetti non si fosse preso tutto quel tempo, era Buren che poteva vantare il primato.
Gli Sfizzzeri non hanno brillato per solerzia eh!
 :D

E Piaget?
Come la mettiamo con Piaget?
Ah...già... c'è pure Piaget..... ::)


Bene, guardate quà sul suo calibro cosa c'è scritto


Riguardo al microrotore ha dovuto pagare Royality ad entrambi, gli altri due sono suoi brevetti ma per l'intero calibro

Possiamo mettere la parola fine alla questione.
 ;) ;) ;)


Grande Ste!
Caro è costato il microrotore a Piaget

Bonimba

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #119 il: Gennaio 02, 2018, 22:04:34 pm »
Apperò!!
Complimenti a Stefano.
Sherlock Holmes non ti fa un baffo


« Ultima modifica: Gennaio 02, 2018, 22:06:29 pm da Bonimba »