Non mi sono ancora espresso in questo topic, e credo sia ora che anch'io dica mi la mia.
Da una parte sono d'accordo con gidì, credo così tanto nel mio paese, lo amo così tanto che mi illudo sia il migliore.
Poi mi rendo conto che oggettivamente non è il migliore, e allora mi illudo che tutti facciano come me nel non scappare , ma tentare almeno di cercare di farlo migliorare se non diventare il migliore.
Da semi-analfabeta al pari di Mario, ho però preteso dai miei figli quella laurea che io non avevo potuto neanche immaginare, senza laurea li avrei accettati malvolentieri in azienda.
Perchè chi ne ha la possibilità DEVE laurearsi, è il loro lavoro in quel periodo di vita.
Però è anche vero quanto dice Mario riguardo noi "ignoranti" forzati.
Forzati dagli eventi, personalmente non feci neanche in tempo a prendere il diploma di terza medi, durante l'ultimo anno papà morì ed io bambino di 14 anni, mi trovai non solo a non poter sostenere l'esame, ma dovetti caricarmi sulle spalle l'andamento della fattoria, in maggio c'è il fieno, poi la mietitura la trebbiatura, la vendemmia in settembre.
Avevo solo quattordici anni!
Questo però non mi ha impedito di ottenere qualcosa nella vita, ho studiato l'italiano innanzitutto, poi ho studiato il marketing, la finanza l'inglese perchè ritenevo che chi traduceva quello che io avevo n mente non trasmettesse ai miei interluocutori ciò che io volevo trasmettere.
Quindi a sostegno dei semi-analfeti, ritengo che senza mancare di rispetto a nessuno,si possano ottenere risultati importanti anche solo con un duro impegno sul campo.
Certo se i risultati sono ottenuti quì da noi, il mio apprezzamento è anche maggiore.
Non siamo il terzo mondo.