Ma certo che si,sparirà.
Nel futuro gli uomini saranno tutti benestanti
e in armonia con la natura e con Il Grande Zio,
non ci saranno corse alla ricchezza ma corse
all'arte e al buon vivere. La scansione del tempo non sarà
fondamentale e ci si orienterà con i bioritmi.
Solo i trasporti resteranno legati alla concezione dell'ora
e per questo ci saranno grandi orologi da muro radiocontrollati
ad ogni angolo di strada.Disponibili per tutti. Al polso ci saranno
braciali bioenergetici e sistemi di comunicazione leggeri e non ingombranti.
Gli orologiai saranno un ricordo e si saranno trasformati in tecnici vodafone.
Bello,nessuna schiavitu,tutti liberi di amare.
Una previsione assai ottimistica....... difficilmente si avvererà.
L'intero mondo moderno occidentale si basa sull'organizzazione della produttività in base al tempo. Per questo, anche se l'orologio da polso scomparirà (cosa difficile), la necessità di avere un segnatempo (qualunque esso sia), rimarrà.
La moderna società esiste anche grazie all'orologio, che ha permesso, entrando in tutte le case e finendo prima nella tasca e poi al polso di ognuno, di "padroneggiare" il tempo fuoriuscendo dai ritmi naturali.
Oggi il cellulare è un concorrente poericoloso, proprio perchè, come in passato l'orologio, è quel segnatempo che portiamo sempre appresso, facendo allo stesso tempo molte altre cose. Ma in quanto a portabilità, l'orologio ha ancora le sue carte da giocare, secondo me: è talmente radicato nella coscienza collettiva, che secondo me non scomparirà mai del tutto.
Io poi, faccio parte di una generazione di mezzo. Uso l'iphone, vero, ma se devo guardare l'ora, l'istinto mi fa sollevare il polso sinistro, non certo cercare nella tasca il telefonino. Quelle poche volte che ho scordato l'orologio quando sono uscito, mi sentivo davvero (e non scherzo!
), "senza qualcosa di fondamentale".
Per carità....... magari fossimo liberi dalle schiavitù! Ma, ahimè, temo che dovrà passare molto, molto tempo....