Ve lo presento così com'è, arrivato da poco, gentile omaggio di mio fratello. Lui dice che appena l'ha visto, ha subito pensato a me; ben sapendo che a me piacciono più che presentabili e che sono un estimatore della maison. Evidentemente però, non mi conosce bene come crede, dal momento che e altrettanto vero che non mi piacciono le forme "ibride" e spigolose. Non è il solito Sea-King, non è nemmeno l'altrettanto solito, (quasi) Sea-Chief, è un Sea-Raider, modello assai meno noto e comune anche se non rarissimo a trovarsi. La versione più ricercata di questo modello, montava un movimento Longines Ultra chron a 36.000 A/h., ma probabilmente non è il caso di questo esemplare, che così ad occhio, potrebbe montare un Eta. Difficile mostrarvi il movimento, impossibile per ora; la chiusura del fondello, sembra quanto di più cervellotico sia possibile immaginare e probabilmente, è necessario un'attrezzo appositamente concepito a questo uso. A questo proposito, pregherei chi fosse in grado di darmi delucidazioni in merito, di illuminarmi sul procedimento. E' un anni '70, periodo extra target per me, che prediligo pezzi anni '40/'50/'60. In quegli anni l'orologeria Svizzera, tentava di contrastare l'avvento del digitale orientale, sfornando modelli che se non nella sostanza tecnologica, cercavano di assomigliare almeno nella forma estetica, ai nuovi prodotti di importazione che tanto male stavano facendo all'industria Svizzera dell'orologeria di medio/basso livello; con quali risultati, è ormai noto a tutti. Questo pezzo, può forse rappresentare una curiosità, sotto quell'aspetto e se polsato ai giorni nostri, suscitare un briciolo di sgomento; nient'altro direi.