Breve storia del marchio Alpina.
Nel 1883, Gottlieb Hauser, orologiaio a Winterthur, fondò la "Società Svizzera di orologiai" ("Corporation d'Horlogers Suisse"), riunendo un certo numero di orologiai per l'acquisto di componenti per orologi e organizzandone la loro fabbricazione. Insieme con qualificati produttori, l'associazione iniziò a sviluppare propri calibri e ad allargare la sua rete di distribuzione. Ebauches (cioè le basi dei calibri) cominciarono ad essere prodotte nella fabbrica Alpina Ebauche a Ginevra, di proprietà di Duret & Colonnaz, che aveva già esperienza nella costruzione di calibri prima di venire acquisita da Alpina. Le rifiniture finali venivano realizzate a Bienne, sede del quartier generale dell'associazione dal 1890. Il successo fu rapido e presto vennero aperte sedi di rappresentanza in Germania ed in Europa orientale e settentrionale. Nel 1901, il nome "Alpina" venne registrato come marchio. Fin dall'inizio, gli orologi Alpina furono caratterizzati da una grande attenzione per la qualità delle componenti.
Alpina Glashütte 1909-1922
Per rafforzare la presenza in Germania, nel 1909 venne fondato, a Glashütte, la "Präcisions-Uhrenfabrik Alpina". Gli stabilimenti del marchio erano quindi a Ginevra, Bienne, Besançon e Glashütte. Nel 1912 fu presentato il primo cronometro Alpina-Glashütte: era dotato di un'ebauche cronometro Alpina con scappamento Glashütte, invece del tipico scappamento svizzero ad ancora. Il quadrante riportava "Präcisions Uhrenfabrik Alpina-Glashütte". Un altro modello del 1913 venne adottato dalla marina tedesca dell'epoca. Gli orologi Alpina-Glashütte guadagnarono in breve tempo fama e prestigio, entrando in concorrenza diretta con Lange & Söhne che, ben presto, sentendosi minacciata nella posizione egemonica di cui aveva fino a quel momento goduto in Germania, intentò un procedimento giudiziario per cercare di contrastare l'ascesa di Alpina, facendo leva sul fatto che non tutti i pezzi venivano fabbricati a Glashütte. La causa si trascinò per diverso tempo, ma alla fine si concluse favorevolmente per Alpina nel 1915. Lo scoppio della prima guerra mondiale ebbe gravi conseguenze per lo stabilimento Alpina di Glashütte: oltre a grosse limitazioni nel flusso di capitali, a causa di restrizioni nelle importazioni dalla Svizzera le ebauches non potevano più essere mandate con regolarità in Germania.
La Prima guerra mondiale
Durante la prima guerra mondiale, ci furono non pochi problemi nei rapporti commerciali tra la Svizzera e la Germania. La fabbrica Alpina di Glashütte risentiva delle difficoltà di approvvigionamento dei materiali, ma anche le relazioni tra gli stabilimenti svizzeri di Alpina e i loro clienti in Germania vennero seriamente compromesse. Nel 1917, verso la fine della guerra, l'Associazione "Unione Horlogère" venne formalmente sciolta. Furono fondate da due distinte società anonime: l'Unione Horlogère SA a Bienne in Svizzera e l'Alpina Deutsche Uhrmacher-Genossenschaft GmbH a Berlino in Germania. Un terzo ramo, che si trovava sotto il controllo dei soci svizzeri, venne scorporato e diede vita ad un'altra struttura, l'"Alpina Association des Suisses Horlogers". L'attività delle imprese crebbe in misura considerevole dopo la fine della guerra mondiale. Gli orologi Alpina conobbero grande diffusione e notevole successo grazie alla rete di 2000 qualificati rivenditori in tutta Europa, da Lisbona a Copenaghen e a Mosca.
Nel 1938 Alpina introdusse, nelle linee di produzione, il concetto del "numero 4", inteso come 4 principi fondamentali che ogni orologio deve avere: anti-magnetismo, impermeabilità, anti-shock e cassa in acciaio inossidabile.
L'avvento del quarzo negli anni 80, con la crisi che generò nel settore dell'orologeria meccanica, costrinse Alpina a chiudere gli stabilimenti. Dal 2002, fa parte dello Swatch Group.