Non credo che si tratti di una questione di macchinari ormai rottamati; con la tecnologia attuale, disponendo delle specifiche tecniche di ogni singolo componente, sarebbe un gioco da ragazzi riprodurre pari pari i vari pezzi, probabilmente anche con qualche, sempre possibile miglioramento, rispetto al passato. Dimentichiamoci del valore di mercato di un 30 CH dell'epoca, è sicuramente drogato dalla scarsa reperibilità attuale. Industrialmente parlando, produrre un clone di quel movimento, costerebbe più o meno quanto produrre un 7750; non è una questione di costi. Semmai, il perchè in Longines, non pensino nemmeno lontanamente di riprodurre il glorioso calibro, penso che stia nella stessa risposta da dare alla domanda: "Perchè Longines si limita a riproporre edizioni commemorative, simili nell'estetica ad altri modelli storici e dentro ci mette sempre i soliti ETA, buoni si, ma niente di nuovo alla luce del sole?". Credo che la risposta sia sempre la stessa: politiche commerciali. Longines fa' parte di un potente gruppo commerciale ed all'interno dello stesso, è un pò come il classico vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro; qualcuno "in alto", ha valutato e continua a valutare che convenga mantenere il marchio in un basso profilo, vuoi per favorire altri marchi del gruppo, o chissà forse soltanto perchè, al momento dell'acquisizione, avevano già deciso in partenza, come spesso avviene in casi simili, di eliminare un prestigioso concorrente. Comunque sia, la trovo una politica stupida; se domani dovesse cambiare la testa pensante e decidere di ridare a Longines il lustro che le compete, farebbe non poca fatica a riportare al largo il marchio, macchiato da anni e anni di galleggiamento sottocosta.