Caro Renato,[
]
perdonami per il ritardo[
], ma eccoci a trattare un tema che raramente viene considerato.
La vista non è la sola cosa che può essere messa a dura prova[8D]. Oltre a quella c'è da tenere in primo piano la postura che spesso viene trascurata. La posizione di lavoro ideale è quella nella quale la schiena sta' diritta e il banco deve stare alto in modo che solo inclinando la testa si possa lavorare ad una distanza variabile di 05-25cm circa(secondo se si è con o senza lente, e il tipo di lente +/- forte)[
].
Illuminazione dovrà essere della qualità migliore, possibilmente luce fredda(nordic) ad alta frequenza. Il massimo sarebbe avere inoltre il banco di fronte ad una finestra che volge a nord, in modo che alzando lo sguardo si possa cambiare distanza focale!!(li vedete spesso c/o alcune Maison d'Horlogerie, e che vista!)[8D][8D]
Anche le braccia dovrebbero se possibile avere una posizione di comfort(braccioli inclinati, ecc...) per agevolare al meglio la circolazione del sangue(es. provate a lavorare con le braccia appoggiate sullo spigolo del banco, .....dopo un pò si informicola l'avambraccio)[
].
Non guasta nemmeno fare delle pause a scadenze periodiche, come in tutti i lavori, manuali e non[|)].
Per quel che riguarda la complessità di manipolare "parti cosi infinitamente piccole e delicate", e solo questione di abituarsi. Avevo un amico collega che aveva delle mani che mai avresti pronosticato che mestiere faceva....eppure lavorava molto di fino[^].
-"Ci sono particolari casse dedicate ad indennizzare od assicurare tali inconvenienti professionali?Per la categoria degli orologiai, sicuramente c'è qualchecosa in Italia, ma niente al confronto con gli altri paesi del EU. Purtroppo in italia non esiste l'albo della nostra categoria, e siamo poco o per niente tutelati(forse è meglio assicurarsi in privato).
"Con i sensi cosi a dura prova, ......... possono subire "diciamo cosi" il cestino?":) ;(...A volte vorresti buttare anche il banco e tutto il laboratorio nel cestino!! ;( [}:)][}:)][}:)].
n.b. il cestino che mostra Persson, a parte i quadranti, sono le scorie delle fresature delle platine e dei ponti. Successivamente il tutto (l'ottone) viene riciclato[
].
Saluti Cicci