Orologico Forum 3.0

Quei favolosi anni 60

Bertroo

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #30 il: Settembre 20, 2011, 20:18:38 pm »
ma se tu generalizzi chi lavora tanto si incaxxa...

io credo che in parte tu abbia ragione ma dipende dal fatto che l'assenza di prospettive rende le persone svogliate...

Quoto...anche se è vero in parte....e in questa parte do ragione ad Alessandro....dicendo però un'altra cosa....ad oggi i ragazzi (e mi ci metto anch'io sia per l'età che per quello che andrò a dire) hanno molti più vantaggi....checchè se ne dica gli italiani oggi stanno molto meglio...e la fame vera solo in pochi la capiscono e sanno cos'è....le nuove generazioni, proprio per gli agi che hanno, vengono su col tutto e subito! E tutti vogliono il posto dirigenziale senza fare una cipparuola...tutti si sentono già arrivati e su questo è vero! Lo vedo in parte anche con me...molti mi chiedono "aoh...me fai lavorà!?"...."mi trovi un posto? o me fai tu il contratto con te?" (come se poi fossi l'ufficio collocamento >:( )....quando poi a 2 ragazzi (che mi servivano) ho proposto di venire mi fanno "ah...ok! ma quanto mi dai? quanto si lavora? ma week end si lavora?"....io me li guardo e gli dico "beh...se volete lavorare la vostra domanda dovrebbe essere QUANDO COMINCIO? non quanto mi dai e quando si lavora"....................li ho lasciati perdere entrambi! Poi però mi è venuto il padre di famiglia e mi fa " a me va bene tutto....basta che mi fai lavorare!" ora è una delle persone mie più fidate! ;)

Airangel

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #31 il: Settembre 21, 2011, 07:29:27 am »
Alessandro ha ragione, ma sapete quanti posti sono disponibili in italia?

ma non come direttori generali, quello che vorrebbero fare in tanti.....no.....ma come panettieri, idraulici, elettricisti, carpentieri, forgiatori, fonderia ecc....ecc......

i ragazzi di oggi sono molli, stanchi, storditi, in una parola.....rincoglioniti.

cicci

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #32 il: Settembre 21, 2011, 07:52:21 am »

E orologiai? Non riesco a trovare un apprendista disposto a fare la "gavetta", ..... quella vera .... La prima domanda che mi viene posta è sempre: ..."ma quando si prende al mese?"...... oppure "in quanti giorni si impara ad arrangiarsi ( :o )?".....
Il migliore che io abbia mai avuto è tornato nel suo paese ha messo su famiglia e cambiato lavoro (nel suo paese non c'è il livello qualitativo che c'è qui da noi, quindi non conviene....).

Cicci
 ;)
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Patrizio

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #33 il: Settembre 21, 2011, 08:31:53 am »
su questo concordo..
il messaggio che passa ed è passato è che se non hai spinte non fai nulla che se non sei amico/a di qualcuno non hai chances e che comunque il furbo non lavora e guadagna comunque.
poi c'è da dire che gli stipendi di ingresso sono ridicoli...e umilianti...allora uno tra lavorare e prendere 1000 euro e non fare nulla con la famiglia che lo sostiene talvolta preferisce la seconda scelta...
nelle professioni la cosa è scandalosa...2-3 anni di praticantato gratis se ti va bene a 500 euro al mese...gente laureata di 26.30 anni....
io ho una piccola prospettiva accademica... il livello degli studenti scende ma anche quello dei docenti.
Molti si accontentanto - non hanno fame e invece c'è chi ha fame, gli immigrati. Albanesi, cinesi e compagnia cantante spesso sono quelli che hanno i risultati migliori perchè hanno ancora l'etica del lavoro che molti italiani stanno perdendo...
il problema sono le soluzioni...
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Teo

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #34 il: Settembre 21, 2011, 09:23:15 am »
Però ragazzi io alla selezione naturale ci credo... vuol dire che per questi "giovani" (perché mica lo sono poi tanto alcuni arrivano a 40 anni) è ancora più conveniente snobbare alcune forme di lavoro, vediamo quando gli scarseggierà il pane perché i genitori si sono rotti le palle di sfamarli se non cambiano idea  ;) ;D .


Non so delle volte mi viene in mente anche quel luogo comune, ma forse qualcosa di vero dice, che se uno ai figli insegnasse a vivere e poi fuori dai coglioni max a 24 anni (se fanno l'Università altrimenti via a 18) le cose andrebbero un po' meglio... ma parlo da uno che figli non ne ha e quindi magari non so bene cosa vuol dire...


Matteo

Bertroo

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #35 il: Settembre 21, 2011, 09:29:09 am »
Beh....anch'io credo che prima o poi il conto arriva....io son dell'idea che se uno ha fame qualcosa la trova....o anche più di qualcosa...basta volerlo...

Sir C

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #36 il: Settembre 21, 2011, 20:30:44 pm »
andate a fare i rappresentanti,
anzi il "piazzista di primo livello" come sono io
e poi vedete..............fannulloni.
Cavaliere Vostro
Sir Citrone

alanford

Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #37 il: Settembre 21, 2011, 21:53:24 pm »
Alessandro ha ragione, ma sapete quanti posti sono disponibili in italia?

ma non come direttori generali, quello che vorrebbero fare in tanti.....no.....ma come panettieri, idraulici, elettricisti, carpentieri, forgiatori, fonderia ecc....ecc......

i ragazzi di oggi sono molli, stanchi, storditi, in una parola.....rincoglioniti.


Giusto per spiegare meglio il periodo, io sono entrato al lavoro a Settembre del 1964, (aziendina che costruiva bruciatori per forni) i primi soldi sotto forma di regalo, 5.000 lire li ho avuti per Pasqua del 1965!
Ed io ero già fortunato, perchè la generazione prima di me, "pagava" per apprendere il mestiere, io gratis!

Patrizio

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #38 il: Settembre 21, 2011, 22:06:27 pm »
si alessandro ma oggi non è paragonabile agli anni 60
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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #39 il: Settembre 21, 2011, 23:45:28 pm »
Il mio primo lavoro fu apprendista tappezziere e sapete in cosa consistè, nella prima ed unica settimana in cui lo svolsi? Raddrizzare chiodi e cardeggiare crine vegetale per le imbottiture. Con tutta la mia buona volontà di allora, alle prese con il mio primo lavoro, non ce la feci; non avevo ancora 15 anni! Quelli che vennero subito dopo, non furono meglio, cercai di adattarmi, ma decorare pannelli fotografici con tinture ad alcool, decorare caminetti finti ed altre amenità del genere evidentemente non erano il mio destino. A 17 anni iniziai a lavorare in litografia, come grafico e fotoincisore, non avevo ancora 21 anni quando tornato dal servizio militare, venni nominato responsabile di reparto; a quel punto cominciavo ad intravvedere la mia strada, che effettivamente fu quella, fino al momento della pensione. Che io ricordi e credo di ricordare bene, non chiesi mai quanto avrei guadagnato, per il lavoro che mi accingevo ad iniziare e nemmeno quante ore avrei dovuto lavorare in un giorno; non mi sembrava bello farlo.  :D ;)

Sir C

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #40 il: Settembre 21, 2011, 23:58:29 pm »
Io il primo lavoro che ho fatto è stata la campagna saccarifera in uno zuccherificio.
Prendevo dei sacchi pieni di barbabietole e li portavo in laboratorio.
Pesavano. Ed erano moltissimi.
2 turni di lavoro,una settimana dalle 4 alle 12 e l'altra settimana dalle 12 alle 20.
Iniziai il primo giorno col turno delle 4.
Il terzo giorno mi addormentai in un momento di pausa.
Mi videro e mi licenziarono. Senza una parola.
Mi ripresero 6 giorni dopo. Sempre senza una parola.
Non mi addormentai piu.
Da allora non ho avuto che encomi per il comportamento sul lavoro,sia
dalle aziende private che dalle multinazionali.

Io non credo che i giovani non abbiano voglia di lavorare, solo snlo piu
bombardati di noi allora di informazioni anche fuorvianti.
Se ci troviamo incasinati noi,figuriamoci loro.
E poi,lo sapete, è anche una questione di carattere e di educazione ricevuta.
Io certi giorni mi sento uno schiavo servo del sistema,senza via d'uscita
se non prendere un mitra e ammazzarli tutti,come nel filn Un Giorno di ordinaria Follia.
Non vorrei che i ragazzini di adesso facessero la stessa fine.

Cavaliere Vostro
Sir Citrone

alanford

Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #41 il: Settembre 22, 2011, 06:55:12 am »
si alessandro ma oggi non è paragonabile agli anni 60


Ci mancherebbe che fosse ancora così!
Lo consideravo profondamente ingiusto già allora.
E' che si è passati da un eccesso all'altro.


Patrizio

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #42 il: Settembre 22, 2011, 07:34:09 am »
nel tuo settore i giovani fanno meno
nel mio fanno incommensurabilmente di più
imparagonabile quanto lavora un giovane della ricerca oggi rispetto a quanto non facesse un suo pari negli anni 60...solo che questi signori oltre alle risorse hanno sperperato anche il prestigio...ma è una lunga storia
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Airangel

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #43 il: Settembre 22, 2011, 09:57:15 am »
Io il primo lavoro che ho fatto è stata la campagna saccarifera in uno zuccherificio.
Prendevo dei sacchi pieni di barbabietole e li portavo in laboratorio.
Pesavano. Ed erano moltissimi.
2 turni di lavoro,una settimana dalle 4 alle 12 e l'altra settimana dalle 12 alle 20.
Iniziai il primo giorno col turno delle 4.
Il terzo giorno mi addormentai in un momento di pausa.
Mi videro e mi licenziarono. Senza una parola.
Mi ripresero 6 giorni dopo. Sempre senza una parola.
Non mi addormentai piu.
Da allora non ho avuto che encomi per il comportamento sul lavoro,sia
dalle aziende private che dalle multinazionali.

Io non credo che i giovani non abbiano voglia di lavorare, solo snlo piu
bombardati di noi allora di informazioni anche fuorvianti.
Se ci troviamo incasinati noi,figuriamoci loro.
E poi,lo sapete, è anche una questione di carattere e di educazione ricevuta.
Io certi giorni mi sento uno schiavo servo del sistema,senza via d'uscita
se non prendere un mitra e ammazzarli tutti,come nel filn Un Giorno di ordinaria Follia.
Non vorrei che i ragazzini di adesso facessero la stessa fine.



ma va.....i giovani d'oggi sono lobotomizzati davanti ai tamarri in tv.

dovremmo anche discutere sul ruolo che ha avuto la società negli ultimi 20 anni.....hanno reso l'italia una repubblica teledipendente......hanno spacciato merda in tutte le case attraverso le reti nazionali unificate, ed il livello culturale e morale inevitabilmente si è abbassato di molto.

per me questo è stato un disegno preciso, ma mi fermo qui perchè non voglio sollevare un polverone.

Patrizio

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Re:Quei favolosi anni 60
« Risposta #44 il: Settembre 22, 2011, 10:04:06 am »
la tesi di sartori - homo videns
siamo una società visiva molto più del passato
se il contenuto che passa nella scatoletta magica (la tv) è culturalmente modesto...le generazioni che questa forma saranno modeste culturalmente
e se sei culturalmente modesto non hai gli strumenti per resistere ad esempio alle lusinghe della società commerciale...
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