E' l'effetto dei drastici tagli operati nella sanità regionale dall'assessore al ramo, magistrato in aspettativa, che dal momento del suo insediamento ha dovuto fare i conti con un deficit pauroso accumulato negli anni dai precedenti governi regionali (destra e sinistra) che avevano sempre gestito la sanità con sistemi esclusivamente clientelari.
C'è però chi rimprovera al nuovo assessore di non essere a sua volta del tutto immune da certi antichi metodi: se non lui direttamente, di certo il suo mentore, nonchè presidente della regione e leader del Movimento per le Autonomie (MPA).
In pratica, la sanità privata continuerebbe ad essere privilegiata rispetto a quella pubblica.
Nel caso specifico, quella clinica deve essere rimasta "vittima" di uno sforamento del budget assegnato per il rimborso delle prestazioni, fatto abbastanza facile da verificarsi in quanto tale soglia viene determinata quasi sempre, per lungaggini burocratiche, almeno a metà anno, quando ormai si è già prossimi al limite o lo si è già superato.
Insomma, in Sicilia, se proprio si "deve" stare male, è meglio farlo nei primi mesi di ogni anno....
Che schifo!