CIAMPI dal 28/04/93 al 10 /o5/94
Nel '93 un gruppo di economisti, banchieri, imprenditori e nobiluomini di casa nostra accettarono di salire a bordo del Britannia,nave di sua maestà la regina d'Inghilterra,per una crociera, della durata di un solo giorno.
C'erano, (tra gli altri) Mario Draghi, Mario Baldassarri e Carlo Azeglio Ciampi. Incontrarono gli emissari di un gruppo di pressione della City londinese, tutti iper-esperti in campo di servizi finanziari.
Tra di essi, vi erano anche quelli di Goldman Sachs.
Dopo questo incontro, l'allora governo tecnico, presieduto proprio dal venerabile Carlo Azeglio Ciampi, per rassicurare quell'Europa che tuonava contro l'incapacità da parte dell'Italia di far fronte al proprio debito pubblico, dette il via ad un'opera massiccia di privatizzazioni.
Nel giro di 4-5 anni, (il cerhio si chiuderà con altri governi, anch'essi tecnici),
molti dei gioielli di casa nostra passeranno in mano privata, spesso straniera.
Come se non bastasse vi fu l'attacco speculativo nei confronti della Lira, che finì per essere svalutata del 30%, al fine di rendere ancor più vantaggioso l'acquisto di quote di partecipazione societaria.
Vi suona familiare tutto questo?
Credo proprio di sì. Dovrebbe farvi scattare tutti i campanelli dall'allarme! Ancora una volta la regia, neanche troppo occulta, di grandi gruppi riconducibili all'alta finanza. Soprattutto, ancora una volta Goldman Sachs, questa volta impersonata da Mario Monti .
Quel Mario Monti, individuato dalle lobbies, quale tecnico da inserire a capo di un governo anch'esso tecnico. Ci sono, poi, tutti quei timori, gridati ai quattro venti, sulla solvibilità dell'Italia, malgrado una manovra, dettata dall'Europa, già approvata dal Governo italiano e delle altre misure, anche queste pre-approvate dall'Unione Europea, in fase di adozione.
Ma ci sono, soprattutto, ancora i gioielli italiani che, evidentemente, fanno molta gola ai lupi famelici dell'alta finanza: l' ENI ENEL FINMECCANICA su tutti, ; quell'ENI che sta crescendo grazie ai rapporti con Putin, e che sostiene il gasdotto "South Stream" , ( di natura euroasiatica), contro l'anglo-americano "Nabucco", (voluto proprio per stringere la Russia da sud).