avevo aperto tempo fa una discussione su questo argomento.
sul mensile che leggo abitualmente c'è da mesi un dibattito su questo problema.
secondo me il problema è suddiviso in due parti: per prima cosa gli orologiai indipendenti non fanno massa critica, non fanno lobby, per cui dovrebbero davvero cercare di riunirsi sotto al massimo due sigle per fare pressione presso le sedi competenti.
seconda cosa il problema si deve risolvere a livello comunitario, come è successo per i meccanici.
in quel caso la UE ha emesso delle direttive che obbligano le case a fornire i ricambi a tutti e non solo ai concessionari ufficiali.
poi ovviamente loro, dall'alto della loro arroganza (idem per le maison di orologeria), possono sempre bypassare queste direttive, fornendo i pezzi in 24 ore ai conc. ufficiali e in 15 gg. ai meccanici, obbligandoli così a servire male il cliente e a fare ulteriori lunghi e costosi ricorsi presso la ue.
bisogna riunirsi e protestare, fare lobby, pressioni, alla fine la ue dovrà ascoltare.