altro dett lato b
Tirandomi fuori dalla querelle, dichiarandomi però d'accordissimo con Ale e manu...
Confermo il mio giudizio di prima: del resto, c'è molto giap in questi calibri, sostanza e progettazione notevoli e incontestabili, visti i dati forniti da manu...ma come finiture siamo quasi a terra! Dà l'idea di un prodotto industriale di macchina, purtroppo è ciò che appare, non di un'opera di ottima orologeria quale in realtà è...se Seiko non impara che i calibri belli sono rifiniti ad anglage, cotes de Genève, perlage, anche satinature ma fatte bene, castoni dei rubini spaziosi e rifiniti...quei calibri si confondono all'occhio con un Seiko base...e non va bene.
Per capirci, tag heuer con quella monnezza di 1887 acquistato fa molta più scena con un po' di viti azzurrate e accorgimenti estetici più avveduti...questo che ha soluzioni tecniche molto più raffinate si dimentica che l'occhio vuole la sua parte...i fondelli a vista sono fatti per ammirare i calibri, dunque decorateli! Non so se è la linea ananta che ne è priva...in ogni caso penso che sia un passo importante per poter affermare che non sono affatto secondi agli svizzeri in meccanica, è risaputo che finiture di livello spesso sono funzionali all'eccellenza meccanica.