questo è quello che ho trovato, se può essere interessante:
"La vulcanizzazione può avvenire in pressa, in vapore, in aria ed in acqua. Nella vulcanizzazione in pressa la temperatura e la durata dipendono dal tipo della mescola e dello stampo. Si realizzano in genere temperature intorno ai 150 °C con picchi massimi di 160-170 °C che vanno dalla decina di secondi a qualche minuto.
La vulcanizzazione in vapore, in aria o ad acqua avviene in caldaia o in autoclavi con temperature in genere inferiori a quelle realizzate nella stampatura ma con tempi superiori (nell'ordine di qualche ora).
Un particolare tipo di vulcanizzazione è quella a freddo impiegata sopratutto per tessuti gommati ed ottenuta mediante speciali vulcanizzanti.
Con la vulcanizzazione intervengono nella gomma profondi mutamenti nelle proprietà fisiche, chimiche e meccaniche; i fenomeni più appariscenti, anche se non altrettanto interessanti, sono la scomparsa della plasticità, dell'adesività, ed una diminuzione dei solventi organici. Allo scomparire di proprietà plastiche si accompagna l'insorgere di proprietà elastiche. La gomma vulcanizzata presenta quindi maggior carico di rottura, maggiore allungamento a rottura, migliore resistenza ai solventi, al calore alla lacerazione.
Uno dei più comuni agenti vulcanizzanti è lo zolfo, i primo ad essere stato impiegato (1839). Normalmente viene usato nella sua forma rombica allo stato di elevata purezza (oltre il 99%). In alcuni casi viene sottoposto a trattamento superficiale con oli o carbonato di magnesio per facilitare la diffusione nell'elastomero. Lo zolfo è assai poco solubile nella gomma e potrebbe affiorare facilmente alla superfice della mescola originando seri problemi in lavorazione.
La sua solubilità nella gomma naturale è del 7% a 100 °C e scende fino all'1% a temperatura ambiente.
Altri vulcanizzanti sono: Cloruro di Zolfo - Disolfuri di tretrachiltiurame - Selenio e Tellurio - Perossidi Organici - Derivati chinonici - Ossidi metallici (di Zinco, Magnesio, Piombo) - Resine Fenolo/Formaldeide"