Traggo spunto da un paio di interessanti quesiti tecnici per aprire dei piccoli threads dedicati: naturalmente chi intenda contribuire e portare altro materiale è benvenuto!
Carica a martelletto: dispositivo di carica automatica concepito per gli orologi da polso, la sua diffusione maggiore si registra negli anni '40/'50 anche se già nel 1924 John Harwood con il primo automatico da polso impiegò un sistema simile, utilizzando dei respingenti per la massa oscillante dalla forma a "pistone" molto pronunciata.
Per inciso, l'orologio di Harwood non ottenne grande successo, venendo prodotto per un periodo limitato fino al 1931, quando la compagnia produttrice fu messa in ginocchio dalla crisi economica scatenatasi qualche anno prima; inoltre, dal punto di vista tecnico i difetti erano notevoli, il movimento base AS e modificato con brevettazione depositata da Harwood disponeva di sole 12h di riserva di carica, non disponeva della carica manuale e necessitava della rotazione del fondello per la messa all'ora, essendo privo di corona.
Ritornando alla tipologia poi affermatasi in seguito, tale dispositivo di carica automatica si serve di una massa oscillante imperniata centralmente e limitata nella sua corsa (ca.270 gradi) da molle a respingente, da cui il caratteristico nome "bumper" o martelletto, in virtù del continuo rimbalzare della massa da un lato all'altro. Diversamente dal primitivo orologio di Harwood, i modelli poi affermatisi sfruttavano un substrato tempo tradizionale, con messa all'ora e carica manuale disponibili azionando la corona nella consueta posizione esterna alla cassa.
Costruttori come Jaeger le Coultre (con fornitura a Vacheron Constantin), Omega (in partnership con Tissot), Zenith, Universal Genève (Martel), Movado ed altri diedero notevole prova delle loro capacità costruttive nel realizzarli, in particolare il cal.133.8 di Zenith è apprezzato nelle versioni cronometriche, senza trascurare gli elevati standard di finitura che, come sempre, Vacheron Constantin raggiunse nel migliorare la versione base fornita da Le Coultre.
Tuttavia, tale dispositivo non ottenne il successo sperato, vedendosi superato nel gradimento dei costruttori dal sistema della massa oscillante libera a 360 gradi che per prima Rolex aveva sviluppato con buon grado di affidabilità, lanciandolo già nel 1933; poi Eterna con il sistema dei cuscinetti a sfera (poi divenuti il logo della maison) perfezionò ulteriormente il dispositivo che è ancora oggi impiegato senza troppe modifiche di rilievo nella gran parte degli orologi a carica automatica (vedasi Eta).
A questo punto, sarebbe bello che alle parole facesse da seguito qualche immagine di calibri a martelletto: per conto mio (adesso non posso inserire foto
) rinvio al mio nuovo arrivato Movado 220 e al caro vecchio Universal Genève cal.139 che mi accompagna ormai da quasi due annetti.
Spero che questo piccolo contributo sia di vostro gradimento e, auspicabilmente, possa essere spunto per delucidazioni ulteriori. Buona lettura!