Orologico Forum 3.0

Passione forno

tizioecaio

Re:Passione forno
« Risposta #15 il: Marzo 09, 2014, 08:23:31 am »
Il forno fa parte dei ricordi fanciulleschi. Abitavo in paese e una volta ogni quindici giorni con a capo la nonna si accendeva il forno di famiglia e tutti i parenti cuocevano il pane ,normalmente si cuocevano anche pizza con pomodoro dolci e altre leccornie -Ricordo il profumo del pane ed altro appena sfornato e la loro fragranza se poi in giro vi era qualche festa si cuoceva la porchetta .Una vera festa. Ora abito a Milano e del forno ho solo ricordi
Saprai certamente la ragione, precisa, per cui il forno di casa veniva acceso ogni 15 giorni: il pane casareccio di allora - fatto con il lievito "madre" e con grano non troppo raffinato - durava fino a due settimane e, inoltre, era ricchissimo di fibre che fanno bene all'intestino e aiutano a evitare i tumori al colon. Certo, alla fine dei 14 giorni il pane "vecchio" era un po' raffermo ma in quell'epoca non ci si potevano permettere sprechi. Anche io sono nato in  un paese e ancora oggi, che sono quasi vecchio, preferisco il pane asciutto o raffermo a quello fresco, che contiene molta acqua, gonfia lo stomaco e non si digerisce bene. Ricordo che da ragazzino tornavo in paese per le vacanze, dalla nonna, e se facevo cadere a terra anche un solo pezzetto di pane, lei subito esclamava: "Raccoglilo, bacialo e fatti il segno della croce, perché sprecare il pane è peccato!". Purtroppo, oggi si spreca di tutto e di più, compresi noi esseri umani....
P.S. Nel rituale del pane raccolto in terra si riconoscono i segni di millenarie civiltà, pagane e cristiane.
Nobili citazioni sulle quali non si puo' che concordare.
Quel pane non lo ricordo..forse non sono cosi' vecchio :D
conosco bene quello di ora , comprato il mattino alle sera e' gia' duro, il giorno dopo immangiabile adatto solo da grattugiare per impanare cotolette, pomodori gratte' o altro....alla peggio lo si usa per la zuppa del cane...ogni tanto pero' mi interrogo su quale modello di consumo sia meglio...
E non mi sono ancora risposto... :o :(

ALAN FORD

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Re:Passione forno
« Risposta #16 il: Marzo 09, 2014, 09:19:11 am »
Il forno fa parte dei ricordi fanciulleschi. Abitavo in paese e una volta ogni quindici giorni con a capo la nonna si accendeva il forno di famiglia e tutti i parenti cuocevano il pane ,normalmente si cuocevano anche pizza con pomodoro dolci e altre leccornie -Ricordo il profumo del pane ed altro appena sfornato e la loro fragranza se poi in giro vi era qualche festa si cuoceva la porchetta .Una vera festa. Ora abito a Milano e del forno ho solo ricordi
Saprai certamente la ragione, precisa, per cui il forno di casa veniva acceso ogni 15 giorni: il pane casareccio di allora - fatto con il lievito "madre" e con grano non troppo raffinato - durava fino a due settimane e, inoltre, era ricchissimo di fibre che fanno bene all'intestino e aiutano a evitare i tumori al colon. Certo, alla fine dei 14 giorni il pane "vecchio" era un po' raffermo ma in quell'epoca non ci si potevano permettere sprechi. Anche io sono nato in  un paese e ancora oggi, che sono quasi vecchio, preferisco il pane asciutto o raffermo a quello fresco, che contiene molta acqua, gonfia lo stomaco e non si digerisce bene. Ricordo che da ragazzino tornavo in paese per le vacanze, dalla nonna, e se facevo cadere a terra anche un solo pezzetto di pane, lei subito esclamava: "Raccoglilo, bacialo e fatti il segno della croce, perché sprecare il pane è peccato!". Purtroppo, oggi si spreca di tutto e di più, compresi noi esseri umani....
P.S. Nel rituale del pane raccolto in terra si riconoscono i segni di millenarie civiltà, pagane e cristiane.

Quando ho parlato del pane di mia madre non ho approfondito così tanto, ma sono cose che ho vissuto fino all'età di quattordici anni.
I ricordi più belli legati al forno di casa, sono con la neve fuori, ed io li al calduccio incantato a guardare la fiamma, poi il pavimento ripulito perfettamente per appoggiarci il pane, il cielo del forno bianco perché quando il cielo diventa bianco è l'ora di infornare.
E poi "l'usciolo" murato ermeticamente con la malta, ed infine l'inebriante profumo al momento dell'apertura!
Ed a Pasqua la cottura delle ciambelle e di tutti i dolci che si fanno per l'occasione...
Sono vecchio e facile alla commozione, mi fermo qua!

Re:Passione forno
« Risposta #17 il: Marzo 09, 2014, 13:28:04 pm »
tizioecaio ha scritto: "Nobili citazioni sulle quali non si puo' che concordare.
Quel pane non lo ricordo..forse non sono cosi' vecchio :D
conosco bene quello di ora , comprato il mattino alle sera e' gia' duro, il giorno dopo immangiabile adatto solo da grattugiare per impanare cotolette, pomodori gratte' o altro....alla peggio lo si usa per la zuppa del cane...ogni tanto pero' mi interrogo su quale modello di consumo sia meglio...
E non mi sono ancora risposto... :o :("
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     Il tuo giustissimo dilemma sul modello di consumo è stato affrontato anche da filosofi e sociologi. Alcuni di loro - come ad esempio Umberto Galimberti - sono giunti a conclusioni molto interessanti, che però qui sarebbe troppo lungo citare. In generale, io penso che l'attuale modello di consumo sia complessivamente migliore del vecchio, soprattutto perché è in grado di diffondere un certo grado di benessere a livello di massa. Ovviamente ha le sue controindicazioni, ma solo quando queste ultime supereranno i benefici si arriverà a introdurre qualcosa di nuovo...
« Ultima modifica: Marzo 09, 2014, 13:29:45 pm da adam-it »
"LIBER VIR LIBRIS"


tizioecaio

Re:Passione forno
« Risposta #18 il: Marzo 10, 2014, 09:58:15 am »
tizioecaio ha scritto: "Nobili citazioni sulle quali non si puo' che concordare.
Quel pane non lo ricordo..forse non sono cosi' vecchio :D
conosco bene quello di ora , comprato il mattino alle sera e' gia' duro, il giorno dopo immangiabile adatto solo da grattugiare per impanare cotolette, pomodori gratte' o altro....alla peggio lo si usa per la zuppa del cane...ogni tanto pero' mi interrogo su quale modello di consumo sia meglio...
E non mi sono ancora risposto... :o :("
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     Il tuo giustissimo dilemma sul modello di consumo è stato affrontato anche da filosofi e sociologi. Alcuni di loro - come ad esempio Umberto Galimberti - sono giunti a conclusioni molto interessanti, che però qui sarebbe troppo lungo citare. In generale, io penso che l'attuale modello di consumo sia complessivamente migliore del vecchio, soprattutto perché è in grado di diffondere un certo grado di benessere a livello di massa. Ovviamente ha le sue controindicazioni, ma solo quando queste ultime supereranno i benefici si arriverà a introdurre qualcosa di nuovo...
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Certamente. Senza scomodare sociologi e filosofi e' indubbio che la modernita' (a parte il fatto che e' inarestabile e semplicemente inutile opporvisi..) ci ha semplificato e reso tutto  piu' facile e comodo e nessun ama tornare indietro..il medio evo non lo vorrebbe credo nessuno..
Inevitabilmente pero' ci si perde tanta roba...anche tanta roba buona come ci ha ricordato Alan..e non solo in poetici termini di tiepidi ricordi personali..non solo..
Credo sia un inevitabile prezzo da pagare..un rovescio di medaglia con cui dover fare i conti.. :(