Mi ricorda un orologio che venne dato in pagamento a mio padre.
Un suo cliente, nelle more del pagamento, gli lasciò in pegno un submariner acciaio oro (originale) e un altro sub acciaio oro (falso).
Il falso era, per chi se ne intendeva, facilmente riconoscibile (ghiera, spessore cassa), ma nelle parti in oro era di oro vero.
Un neofita, invece, non si sarebbe accorto della differenza.
Mio padre, consigliato dal cliente, lo tenne sul comodino per una decina di anni.
Sperava che, nel caso fossero entrati ladri, si accontentassero del tarocco.
Riscosso il pagamento, si tenne in sub tarocco e fece fondere l'oro.