i primi orologi a carica automatica furono introdotti verso il 1930 e si può tranquillamente affermare che il loro funzionamento non era certamente del tutto affidabile,tanto è vero che non riscossero ampi consensi nelle vendite
solo a partire dagli anni 40 cominciarono a diffondersi,ma lo scetticismo nei loro confronti era duro a morire
questo è il motivo per cui venne introdotto l'indicatore di carica ,in modo tale che l'utente potesse facilmente rendersi conto dell'efficacia del nuovo dispositivo
tra le prime case a servirsene sicuramente la Zodiac che progetto' in proprio tale dispositivo e lo montò su una base AS
cal Zodiac 1225 A
nel modello successivo,sempre base AS ,introdotto verso la metà anni 50, la ricarica non era più a battente con corsa limitata,ma a rotore completo cal AS 1424
parallelamente a zodiac,nel 1948,anche jaeger le coultre presentò un modello automatico con indicatore di carica conosciuto come "powermatic"
verso la metà anni 50 arrivarono le nuove proposte di JLC
si tratta delle due varianti di "futurematic" orologio assai avanzato per l'epoca,privo della corona di carica (come negli early-matics) ma con un bottone sul fondello per settare l'ora al secondo (hack system) ,inoltre a molla totalmente carica un dispositivo blocca la massa oscillante
infine il particolare disegno del movimento permette di alloggiare un bilancere delle massime dimensioni possibili in relazione al diametro del movimento,aumentando così la precisione
(concetto analogo al cronometro Zenith cal 135)