mi pare questa l'occasione di un piccolo OT
come ho detto in varie occasioni,noi collezionisti tendiamo a vedere questi oggetti come fossero delle vere e proprie opere d'arte
in realtà sono prodotti che hanno sempre seguito logiche industriali
in tal senso,anche quelle che noi chiamiamo manifatture,in realtà si limitavano alla progettazione di un movimento (QUANDO NON LA APPALTAVANO ALL'ESTERNO) e producevano unicamente le platine appositamente progettate per i singoli componenti(ruote,assi.rubini) che venivano acquistati all'esterno da ditte specializzate
lo stesso avveniva per bariletti di carica e relativa molla, scappamento,ancora,bilancere e spirale
quindi la manifattura , acquisiti tutti i componenti ,li rifiniva,li montava,li incassava e infine procedeva alla regolazione, la fase successiva era la commercializzazione che esula da questo discorso
per fare quanto detto era indispensabile stabilire all'inizio quanti orologi sarebbero stati prodotti nell'intera vita di quel movimento
pertanto il primo passo era la produzione delle componenti del movimento movimento in numero tale da coprire tutto il periodo temporale in cui sarebbe rimasto in catalogo
per le casse,quadranti,sfere,corone ,ci si rivolgeva a subfornitori esterni di anno in anno,variando il disegno o la forma a seconda delle mode
quindi ,mentre il cuore era sempre lo stesso,il vestito cambiava di anno in anno
Detto questo poteva talora avvenire che le scorte di movimenti finissero prima dell'avvio della produzione del movimento successivo
in tal caso si ricorreva a movimenti prodotti da altri
in casa Longines questo è accaduto, negli anni 60, sia col calibro 380 che è una base Cyma,sia col calibro 505 che è una base AS