Orologico Forum 3.0

Novità Nomos Baseleorld 2015...

ciaca

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Re:Novità Nomos Baseleorld 2015...
« Risposta #30 il: Aprile 27, 2015, 11:58:24 am »
Al di la della vitalità dell'azienda sul piano manifatturiero quello che mi colpisce di Nomos è il suo design e la sua cifra stilistica.
Sono riusciti a definire qualcosa che non copia e non si ispira a niente del panorama passato e presente, se non vaghi richiami agli stilemi sassoni, uno stile contemporaneo e attuale, asciutto e moderno ma mai eccessivo, in cui i richiami alla tradizione dell'orologeria e gli elementi di modernità si amalgamano bene senza fare a cazzotti, come spesso capita di vedere soprattutto in svizzera; e sono riusciti a coniugarlo bene sia con casse di misure tradizionali che con proporzioni più alla moda, il tutto senza mai trascendere, in un senso e nel senso opposto, nell'eccesso. Uno stile attuale, originale, misurato e immediatamente riconoscibile.
Anche su questo piano hanno fatto un gran lavoro, davvero.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2015, 12:00:09 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

gidi_34

Re:Novità Nomos Baseleorld 2015...
« Risposta #31 il: Aprile 27, 2015, 12:03:57 pm »
già...sono veramente orologi particolari che si distaccano dalla massa di produzione attuale...a me fa impazzire l'orion da 35 con fondo bianco, sfere azzurrate e indici dorati.

ciaca

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Re:Novità Nomos Baseleorld 2015...
« Risposta #32 il: Aprile 27, 2015, 12:29:07 pm »
I tedeschi sul piano dell'industrial design non temono confronti nemmeno con noi italiani e hanno una lunga e solida tradizione. La scuola di Berlino, dove Nomos ha il suo centro stile, è una fucina di talenti e idee; basta una visita a quella città per comprendere quanto forte sia il fermento in tal senso, lo respiri nell'aria, lo vedi per la strada nelle architetture d'avanguardia con le quali hanno trasformato (e continuano a trasformare) quel brutto agglomerato di cemento che era il frutto della guerra fredda, ma anche nelle vetrine delle mille botteghe di "artigianato industriale", nelle mostre, nei musei, nelle gallerie d'arte moderna.

Posso dire che gli svizzeri, in questo senso, sono molto indietro. Hanno sempre attinto dall'estero (buona parte dell'orologeria svizzera di stampo classico è ispirata agli stilemi britannici o all'art decó, buona parte della produzione contemporanea è disegnata male e il più delle volte nei pochi casi di successo ispirata da designer con forti legami mittleuropei, per non dire proprio stranieri), non hanno mai saputo sviluppare una propria scuola perché non fa parte delle proprie corde, non è nella loro storia di meticolosi operatori calvinisti tanto metodici e rigorosi quanto mediocri sul piano dell'estetica.

È uno dei motivi per i quali il mercato italiano è sempre stato di primaria importanza per l'orologeria svizzera, perché è sempre stato (almeno fino all'avvento dei cinesi) il banco di prova per capire se un design funzionava o meno, e perché grazie alle relazioni con il nostro know how hanno potuto attingere a molte delle idee poi rivelatesi vincenti.
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