Orologico Forum 3.0

Nuovo calibro rolex 3255

Ilmionomeènessuno

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #30 il: Aprile 14, 2015, 06:24:07 am »
Ma secondo voi, all'utenza rolexara, interessa più questo o una nuova ghiera giallo rosa?

mi spiace tanto notare come tu riesci solo a disprezzare un'azienda che nel corso di questi anni è riuscita , nel bene o nel male , a crearsi comunque qualcosa .

Disprezzi un azienda perchè ha avuto un successo globale , anche per la moda .

Anche la Ferrari è apprezzata dai modaioli che non sono certo i "Ferraristi" (appassionati, collezionisti  e cultori del cavallino ).

E forse meccanicamente non è a livello di altre case automobilistiche blasonate anch'esse..

Nei marchi blasonati anche la moda e lo status symbol puo' far parte di quel successo ( o parte d iesso ) che la fa desiderare.

Chi vuole un'orologio sportivo , con una robustezza eccellente , una meccanica robusta e affidabile , bello ma non "eccessivamente raffinato" ( come i tuoi amati Nautilus e RO )   o  sgradevolmente grosso e pacchiano ..... puo' scegliere cio' che tu ormai disprezzi sempre.


« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 06:27:57 am da massotto »

ALAN FORD

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #31 il: Aprile 14, 2015, 07:07:32 am »
Ma secondo voi, all'utenza rolexara, interessa più questo o una nuova ghiera giallo rosa?

mi spiace tanto notare come tu riesci solo a disprezzare un'azienda che nel corso di questi anni è riuscita , nel bene o nel male , a crearsi comunque qualcosa .

Disprezzi un azienda perchè ha avuto un successo globale , anche per la moda .

Anche la Ferrari è apprezzata dai modaioli che non sono certo i "Ferraristi" (appassionati, collezionisti  e cultori del cavallino ).

E forse meccanicamente non è a livello di altre case automobilistiche blasonate anch'esse..

Nei marchi blasonati anche la moda e lo status symbol puo' far parte di quel successo ( o parte d iesso ) che la fa desiderare.

Chi vuole un'orologio sportivo , con una robustezza eccellente , una meccanica robusta e affidabile , bello ma non "eccessivamente raffinato" ( come i tuoi amati Nautilus e RO )   o  sgradevolmente grosso e pacchiano ..... puo' scegliere cio' che tu ormai disprezzi sempre.

Vedi che ti sfugge il senso del mio discorso?
Io invece da imprenditore ammiro Rolex in maniera incondizionata, fa esattamente quello che la sua utenza vuole, riesce a mantenere livelli di qualità alti nonostante i volumi enormi e dedica più tempo ai bracciali che sono quelli che in fondo l'utenza apprezza piuttosto che i movimenti.
La mia critica è rivolta al 95% dell'utenza Rolex che non sa neanche cosa porta al polso.

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #32 il: Aprile 14, 2015, 07:18:01 am »

La mia critica è rivolta al 95% dell'utenza Rolex che non sa neanche cosa porta al polso.
Col 95% ti sei tenuto anche basso
« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 07:20:15 am da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #33 il: Aprile 14, 2015, 08:51:15 am »

La mia critica è rivolta al 95% dell'utenza Rolex che non sa neanche cosa porta al polso.
Col 95% ti sei tenuto anche basso
;D

S.M.

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #34 il: Aprile 14, 2015, 09:51:51 am »
Come dico sempre io a chi mi domanda se ho un Rolex:

"Rolex è il punto di arrivo di chi di orologi capisce poco (o nulla) ed il punto di partenza di chi di orologi ci capisce molto (o tanto)" :D
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Ilmionomeènessuno

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #35 il: Aprile 14, 2015, 11:58:48 am »
io dico sempre invece a chi mi chiede di Rolex :

E' un orologio che costa il giusto per cio' che ti offre in termini di storia , blasone , prestazioni sportive ed utilizzo totale ( in senso stretto ) , assai robusto ,  bello , comodo e proporzionatamente gradevole  al polso e ultimo , ma non per tutti , con un eccellente valore nel tempo .

Sotto e sopra il mondo in meglio e peggio , ma NON CON TUTTE quelle caratteristiche insieme .

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #36 il: Aprile 14, 2015, 12:11:31 pm »
io dico sempre invece a chi mi chiede di Rolex :

E' un orologio che costa il giusto per cio' che ti offre in termini di storia , blasone , prestazioni sportive ed utilizzo totale ( in senso stretto ) , assai robusto ,  bello , comodo e proporzionatamente gradevole  al polso e ultimo , ma non per tutti , con un eccellente valore nel tempo .

Sotto e sopra il mondo in meglio e peggio , ma NON CON TUTTE quelle caratteristiche insieme .

Diciamo che il giusto parlando di lusso è un po' difficile da quantizzare, ma sostanzialmente stranamente sono d'accordo! ;D

ciaca

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #37 il: Aprile 14, 2015, 12:29:18 pm »
@mbelt: purtroppo riassumere un secolo di storia dell'orologeria da polso in poche righe è impresa impossibile, si rischia inevitabilmente di riassumere in modo semplicistico, di scrivere imprecisioni, di dimenticare molte cose.
Il senso del mio discorso è che le "grandi" case, per dimensioni, volumi e notorietà del marchio, nel campo dell'orologeria di largo consumo (l'alta orologeria e le sue complicazioni sono storia a se) non hanno mai fatto grande innovazione, almeno nel campo della meccanica.
Non l'ha mai fatta Rolex e non l'ha mai fatta Omega, che in quel segmento sono da sempre i due attori principali, l'hanno invece sempre fatta Le Coultre (che da sempre è la regina delle manifatture e ha da sola più brevetti di tutte le altre case passate e presenti messe insieme) e le altre manifatture vere, "grandi" per il contributo offerto (tra i quali quelli che hai ricordato) ma relativamente "piccole" in termini di dimensioni, pezzi venduti e successo commerciale generale.
Nel passato, come nel presente, l'innovazione l'hanno fatta gli attori di nicchia, desiderosi di conquistare visibilità, quote di mercato e un ruolo di primaria importanza nel mercato delle ebauches, a fronte di un atteggiamento statico e attendista da parte di quegli attori che invece il successo commerciale, ampio, ce lo avevano già.
In questo senso, dico, è cambiato poco nel corso della storia, e semmai oggi sia Rolex che Omega denotano una "vitalità" in termini di innovazione meccanica, per quanto modesta in valore assoluto, che nel passato non hanno mai palesato in analoga misura in così breve tempo.
Possono fare di più coi mezzi di cui dispongono? Certamente si. Se non lo fanno, evidentemente, è per scelte strategiche aziendali che noi, da appassionati, possiamo non condividere ma dal punto di vista aziendale, almeno fino ad aggi è indubbio che abbiano pagato.

Citazione
E' un orologio che costa il giusto per cio' che ti offre in termini di storia , blasone , prestazioni sportive ed utilizzo totale ( in senso stretto ) , assai robusto ,  bello , comodo e proporzionatamente gradevole  al polso e ultimo , ma non per tutti , con un eccellente valore nel tempo .

Temo ci stiamo avventurando nell'ennesimo discorso su rolex privo di grande costrutto.
- Storia e blasone sono per chi li apprezza, a me per esempio non frega nulla del blasone e la storia la cerco sui libri, sia che compro orologi, macchine, moto, abbigliamento. Compro il prodotto.

- Prestazioni sportive e uso totale: ce ne sono a tonnellate di orologi altrettanto sportivi, l'uso totale è invece un'invenzione del marketing, perchè mettere un submariner in giacca e cravatta è una forzatura come metterci un aquatimer, un seiko od ogni altro orologio subacqueo.

- Comodo e proporzionalmente gradevole, ancora, come migliaia di altri orologi di altre marche.

In tutto quello che hai detto, oggettivamente, non c'è alcunchè che possa dirsi esclusiva dei soli rolex, sono tutte caratteristiche, al netto della storia e del blasone, che si possono trovare in migliaia di altri orologi, che però sono sostanzialmente ignorati.
Quello che fa la differenza, senza girarci troppo attorno, sono la riconoscibilità del marchio, il valore come status symbol e quindi la conseguente domanda che ne mantiene alta la rivendibilità e la quotazione. Il resto è aria fritta.

Ho visto una scena di un film in cui una direttrice di una galleria d'arte, parlando con un facoltoso cliente, spiega: "il valore dell'opera non è nel nome dell'artista, e nemmeno nel modo in cui è fatta, è nel modo in cui ti fa sentire quando la possiedi".

Bene, in molti quando posseggono un Rolex si sentono "bene", per ragioni su esposte. Perchè hanno un oggetto ambito da molti, che molti gli riconoscono e invidiano, che gli da un "tono", e che li rassicura oltre che dal punto di vista sociale (come ogni altro status symbol od oggetto "cool and trendy") anche da quello economico con la sua buona rivendibilità e tenuta del valore.
Appunto orologi "rassicuranti", per persone che evidentemente hanno bisogno di essere "rassicurate".

Tutto questo, con l'orologeria e la meccanica, non ha nulla a che vedere.
Ce l'ha, al contrario, con fenomeni di massa sociologici da cui la società dei consumi è inevitabilmente e irrimediabilmente affetta.
Come già scritto da altri prima, ti vendono "un sogno". Bravi loro a far sognare e a far leva sulle insicurezze delle masse, perchè fosse solo per gli "appassionati" della sola tipologia e/o tecnologia, farebbero fatica come tutti gli altri e forse anche di più.

La vulgata vuole la "manifattura"? E rolex ti da la "manifattura". La vulgata vuole l'evoluzione? E rolex per non restare indietro rispetto alla concorrenza ti "evolve" lo scappamento ad ancora.
Tutto questo serve ad alimentare "il sogno" e a "rassicurare" il cliente. E a condire di aria fritta questo sogno, con annesse "transizioni" e "unicità", promesse di rivalutazione e rivendibilità per gli n anni a venire. Delle geometrie della'ancora svizzera, dei cuscinetti a sfera sul rotore, dello scappamento coassiale e di ogni altra "innovazione", ai più non frega una mazza. Quel conta è il "sogno" che essi evocano. The show must go on...
« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 12:58:58 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #38 il: Aprile 14, 2015, 13:43:00 pm »
Non me ne vogliano gli altri, ma nessun'altro come Angelo avrebbe potuto descrivere con una certa brevità ed efficacia e centrando esattamente il punto, il rapporto che Rolex ha stabilito col suo cliente "tipo" nei decenni. ;)
Grande ciaca, chi ce l'ha se lo tiene... ;D 8)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #39 il: Aprile 14, 2015, 13:52:19 pm »

Sotto e sopra il mondo in meglio e peggio , ma NON CON TUTTE quelle caratteristiche insieme .

Non sono molto d'accordo massotto, Rolex dal mio punto di vista non fa orologi con tutte le caratteristiche che io chiedo, anzi non li fa affatto; sarà che son troppo esigente io, ma quando voglio un complicato di qualsiasi natura devo rivolgermi ad altro, quando voglio un ultrapiatto devo rivolgermi ad altro, quando voglio delle ottime finiture sul movimento da mirare e rimirare con un lentino o per un quadrante mozzafiato a guillochè o in smalto devo rivolgermi ad altro, ecc.. ecc..
Bene, allora per cosa mi rivolgo a Rolex?
Per i professionali o gli sportivi?
Beh, di questa tipologia anche altri marchi ne hanno a vagonate, basta cercare bene. ;)
« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 13:53:58 pm da leolunetta »
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mbelt

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #40 il: Aprile 14, 2015, 14:16:33 pm »
@mbelt: purtroppo riassumere un secolo di storia dell'orologeria da polso in poche righe è impresa impossibile, si rischia inevitabilmente di riassumere in modo semplicistico, di scrivere imprecisioni, di dimenticare molte cose.
Il senso del mio discorso è che le "grandi" case, per dimensioni, volumi e notorietà del marchio, nel campo dell'orologeria di largo consumo (l'alta orologeria e le sue complicazioni sono storia a se) non hanno mai fatto grande innovazione, almeno nel campo della meccanica.
Non l'ha mai fatta Rolex e non l'ha mai fatta Omega, che in quel segmento sono da sempre i due attori principali, l'hanno invece sempre fatta Le Coultre (che da sempre è la regina delle manifatture e ha da sola più brevetti di tutte le altre case passate e presenti messe insieme) e le altre manifatture vere, "grandi" per il contributo offerto (tra i quali quelli che hai ricordato) ma relativamente "piccole" in termini di dimensioni, pezzi venduti e successo commerciale generale.
Nel passato, come nel presente, l'innovazione l'hanno fatta gli attori di nicchia, desiderosi di conquistare visibilità, quote di mercato e un ruolo di primaria importanza nel mercato delle ebauches, a fronte di un atteggiamento statico e attendista da parte di quegli attori che invece il successo commerciale, ampio, ce lo avevano già.
In questo senso, dico, è cambiato poco nel corso della storia, e semmai oggi sia Rolex che Omega denotano una "vitalità" in termini di innovazione meccanica, per quanto modesta in valore assoluto, che nel passato non hanno mai palesato in analoga misura in così breve tempo.
Possono fare di più coi mezzi di cui dispongono? Certamente si. Se non lo fanno, evidentemente, è per scelte strategiche aziendali che noi, da appassionati, possiamo non condividere ma dal punto di vista aziendale, almeno fino ad aggi è indubbio che abbiano pagato.

Citazione
E' un orologio che costa il giusto per cio' che ti offre in termini di storia , blasone , prestazioni sportive ed utilizzo totale ( in senso stretto ) , assai robusto ,  bello , comodo e proporzionatamente gradevole  al polso e ultimo , ma non per tutti , con un eccellente valore nel tempo .

Temo ci stiamo avventurando nell'ennesimo discorso su rolex privo di grande costrutto.
- Storia e blasone sono per chi li apprezza, a me per esempio non frega nulla del blasone e la storia la cerco sui libri, sia che compro orologi, macchine, moto, abbigliamento. Compro il prodotto.

- Prestazioni sportive e uso totale: ce ne sono a tonnellate di orologi altrettanto sportivi, l'uso totale è invece un'invenzione del marketing, perchè mettere un submariner in giacca e cravatta è una forzatura come metterci un aquatimer, un seiko od ogni altro orologio subacqueo.

- Comodo e proporzionalmente gradevole, ancora, come migliaia di altri orologi di altre marche.

In tutto quello che hai detto, oggettivamente, non c'è alcunchè che possa dirsi esclusiva dei soli rolex, sono tutte caratteristiche, al netto della storia e del blasone, che si possono trovare in migliaia di altri orologi, che però sono sostanzialmente ignorati.
Quello che fa la differenza, senza girarci troppo attorno, sono la riconoscibilità del marchio, il valore come status symbol e quindi la conseguente domanda che ne mantiene alta la rivendibilità e la quotazione. Il resto è aria fritta.

Ho visto una scena di un film in cui una direttrice di una galleria d'arte, parlando con un facoltoso cliente, spiega: "il valore dell'opera non è nel nome dell'artista, e nemmeno nel modo in cui è fatta, è nel modo in cui ti fa sentire quando la possiedi".

Bene, in molti quando posseggono un Rolex si sentono "bene", per ragioni su esposte. Perchè hanno un oggetto ambito da molti, che molti gli riconoscono e invidiano, che gli da un "tono", e che li rassicura oltre che dal punto di vista sociale (come ogni altro status symbol od oggetto "cool and trendy") anche da quello economico con la sua buona rivendibilità e tenuta del valore.
Appunto orologi "rassicuranti", per persone che evidentemente hanno bisogno di essere "rassicurate".

Tutto questo, con l'orologeria e la meccanica, non ha nulla a che vedere.
Ce l'ha, al contrario, con fenomeni di massa sociologici da cui la società dei consumi è inevitabilmente e irrimediabilmente affetta.
Come già scritto da altri prima, ti vendono "un sogno". Bravi loro a far sognare e a far leva sulle insicurezze delle masse, perchè fosse solo per gli "appassionati" della sola tipologia e/o tecnologia, farebbero fatica come tutti gli altri e forse anche di più.

La vulgata vuole la "manifattura"? E rolex ti da la "manifattura". La vulgata vuole l'evoluzione? E rolex per non restare indietro rispetto alla concorrenza ti "evolve" lo scappamento ad ancora.
Tutto questo serve ad alimentare "il sogno" e a "rassicurare" il cliente. E a condire di aria fritta questo sogno, con annesse "transizioni" e "unicità", promesse di rivalutazione e rivendibilità per gli n anni a venire. Delle geometrie della'ancora svizzera, dei cuscinetti a sfera sul rotore, dello scappamento coassiale e di ogni altra "innovazione", ai più non frega una mazza. Quel conta è il "sogno" che essi evocano. The show must go on...
Se tu consideri Rolex, Zenith, Omega, Gruen, Movado, Longines, JlC, Buren, Universal Geneve, Breitling negli anni 50 e sessanta piccole manifattura paragonabili a quelle che oggi fanno innòvazioni, vuol dire solo una cosa : che non le conosci queste, o non conosci i piccoli di oggi, oppure non conosci entrambi. Pensa che due produttori di nicchia di allora Vacheron Constantin e Patek Philippe facevano seimila pezzi l'anno. Prima ti ho ricordato quanti pezzi fanno l'anno oggi, con i mercati globalizzati, con internet, che allora non c'erano, gli indipendenti che fanno innovazione oggi.Sono realtà incommensurabili dimensionalmente anche se fossero state contemporanee , ma sono distanziate di 60 /70 anni. E non puoi far finta di non conoscere le innovazioni che queste hanno prodotto prima e dopo la guerra. Quindi ribadisco che dopo la crisi del quarzo la grande industria orologiera, quella superstite, ha bloccato lo sviluppo dell'orologio meccanico. Mi sembra incontestabile,m come è incontestabile che la più ferma di tutte è anche la più grossa: Rolex. C'è a chi piace questo e a chi come me questo non piace.
Anche nel passato di Rolex vi è innovazione. Infatti come ben sai non ha inventato la cassa Oyster ma comprò il brevetto nel 1927 da Waltham che era un grande industria che aveva fornito orologi anche all'esercito americano alla fine degli anni dieci. Quindi ancora una volta una grande industria aveva fornito un contributo determinante all'orologeria. Nel 1953 il Submariner era un orologio innovativo. Nel 1988 sul piano estetico lo era anche il Daytona. Ma poi? Piccoli affinamenti, ma nulla. Certo anche gli altri fanno poco o nulla, ma non hanno neppur le stesse potenzialità di Rolex che comunque fa ancora meno degli altri.
« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 15:14:08 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #41 il: Aprile 14, 2015, 15:19:40 pm »
Marco tu tendi spesso a confrontare epoche diverse e contesti diversi che non sono in alcun modo confrontabili.
Gli "indipendenti" prima dei quarzi (a meno di non risalire all'epoca dei cabinotiers dell'800) semplicemente non esistevano, esistevano appunto le manifatture. Quelle che facevano innovazione per tutti, innovazione per se e gli orologi a marchio proprio ma soprattutto per le "grandi case commerciali" alle quali fornivano i propri servizi e i propri prodotti, come Le Coultre che è sempre stata la più prolifica tra queste ma di secondo piano e di nicchia sul piano squisitamente commerciale.
Esisteva Valjoux che forniva i suoi cronografi a tutti, da Rolex fino ad AP, Vacheron e Patek, per esempio tra tanti. Non esistevano i grandi gruppi, mondi diversi.

Queste manifatture, purtroppo, sono scomparse quasi tutte e oggi il loro posto è stato occupato, in termini di innovazione, o dagli indipendenti (che lavorano prevalentemente per se stessi e sempre più raramente su commissione di una grande casa per qualche serie speciale) o da altre manifatture a servizio delle holding orologiere e dei vari marchi che le compongono nei diversi segmenti di mercato. Alcune si sono salvate e sono state inglobate nelle suddette holding.
Un tempo esistevano ETA, Valjoux, Unitas e Lemania, oggi sono un'unica cosa nelle mani di Swatch Group.
Un tempo esisteva LeCoultre, poi divenuta JLC, e già priva di sostanziale indipendenza in quanto partecipata da AP e VC, oggi men che meno che è solo un marchio tra i tanti del gruppo Richemont e una manifattura a servizio di tutti i marchi del gruppo Richemont.
 
Le case che hai citato, Longines e Zenith incluse, ancor più le altre, sono sempre state "di nicchia" in rapporto ad altri produttori come appunto Rolex e/o Zenith.
Queste manifatture "di nicchia" sono appunto quelle che hanno pagato il prezzo più alto durante la crisi del quarzo, fallendo proprio per la loro dimensione "di nicchia" in termini commerciali. Non perchè vendevano male i loro "pochi" orologi, ma perché non riuscivano più a vendere le loro ebauches a chi di orologi ne vendeva tanti, a seguito del crollo della domanda. Le "grandi" case si sono salvate proprio per la loro dimensione (e in parte proprio per la forza commerciale del proprio marchio).
E così oggi sia Longines che Zenith sono poco più che marchi delle holding, non più manifatture innovative.
E ancora, negli anni 80, quel poco di orologeria innovativa l'ha fatta Frederic Piguet (Blancpain), anch'essa di nicchia in rapporto a competitors più consolidati, che infatti commercialmente è durata poco finendo anch'essa nel novero delle manifatture del gruppo Swatch.

Ribadisco, Rolex e Omega non hanno mai fatto in un secolo di storia l'innovazione meccanica nella misura equivalente a quanta ne hanno fatta solo negli ultimi 15 anni.
Fino a 15 anni fa erano ancora case ferme agli anni 50, Rolex non aveva mai fatto un cronografo, una spirale o un antiurto e viveva, ancora più di oggi, con macchine il cui progetto risaliva appunto agli anni 50, agli anni 60 nel migliore dei casi (el primero).
Omega peggio cantar di notte, che prima di iniziare a cantare con lo scappamento coassiale annaspava tra butti Lemania, panini eta e poco altro.
E che se oggi si può travestire da manifattura (cosa che a ben guardare è stata solo in un lontanissimo passato e con risultati anche marginali) è grazie al gruppo Swatch e al know how di aziende del calibro di ETA-Valjoux e Fredric Piguet.
Direi che, rispetto al passato, le capacità di questi attori sono molto aumentate, altro che.

Potrebbero fare molto di più? Sicuramente.
Se non lo fanno è perché le logiche di segmentazione per fasce di mercato (nel caso di Rolex) o per marchi (nel caso di Omega e Swatch Group) non lo rendono "utile".
Rolex ci ha provato, timidamente in un periodo di relativa confusione gestionale, con lo sky dweller. E ha fallito clamorosamente, perché il risultato non è modesto sul piano dell'innovazione meccanica ma sul piano della coerenza con il proprio mercato.
Omega lo fa su piccole serie che poi nessuno si fila, giusto per "darsi un tono", con finalità di immagine, e nonostante tutto continua a vivere di luna e di lemania 1861.
« Ultima modifica: Aprile 14, 2015, 15:36:41 pm da ciaca »
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #42 il: Aprile 15, 2015, 12:22:40 pm »
@mbelt: In realtà però questa cosa che tu descrivi non é una prerogativa ne di questa epoca ne della sola rolex.
La vera innovazione l'hanno sempre fatta, nel passato come oggi, gli attori "minori", per dimensioni, volume d'affari e/o importanza del nome.
Le grandi case, nel passato come oggi (forse nel passato ancor più di oggi) si sono sempre limitate a raccoglierne i frutti, comprando brevetti o movimenti finiti.
Se Daniels non é riuscito a vendere il suo brevetto, se non alla fine dei suoi giorni e quando stava per scadere (leggasi a prezzi da saldo) non é colpa di Rolex, ma dell'intero settore di cui Rolex é uno dei principali attori ma non l'unico :)

@GiampaB: il motivo per il quale il paraflex è utilizzato solo su alcuni modelli, ossia solo su alcuni calibri di recente produzione, è perchè non è intercambiabile con il kif e richiede una reingegnerizzazione di tutto il ponte del bilanciere.
Sui movimento di concezione passata, come per esempio i 3186 o i 3135 (dove hanno solo sostituito la spirale, operazione che non richiedeva alcuna modifica), non può essere montato.
Il movimento del nuovo explorerII (3187) e del djIi (3136) è stato ridisegnato per adattare la platina alla differente misura della cassa, anzi per meglio dire del quadrante al fine di avere un corretto posizionamento della data, e trattandosi di nuova linea di produzione poco ci è voluto, in termini di costi, a ridisegnare anche il ponte del bilanciere per integrare il paraflex.

La stessa cosa varrà per il nuovo rotore su cuscinetti a sfera e il nuovo scappamento, man mano che introdurranno nuove linee di produzione integreranno tali soluzioni, le vecchie rimarranno come sono fino ad esaurimento della loro "vita commerciale".
Probabilmente, come accaduto in passato, vedremo nuovi calibri in prossimità dell'aggiornamento di quelle referenze (submariner e gmt2) già montati a partire dalle fine serie che si accingono a sostituire e con tutti gli aggiornamenti. Quando? A loro piacimento... :)
Si Angelo, per quanto concerne il Paraflex d'accordo su quasi tutto (sapevo della non intercambiabilità con il KIF), se non per un fatto, e cioè che a mio parere una azienda come Rolex con i suoi numeri di produzione e vendite, non si può trincerare dietro la scusa della reingegnerizzazione e modifica delle linee di assemblaggio, per i quali i costi verrebbero sostanzialmente ammortizzati in brevissimo tempo, ed è qui difatti che entra in ballo la politica conservatrice della maison che rallenta all'inverosimile le evoluzioni ; la conseguenza di questo immobilismo totale verso gli aggiornamenti e/o evoluzioni ha prodotto e produce quello che tutti noi, o quasi, critichiamo, ovvero il mercato distorto di Rolex che apprezza maggiormente (con valutazioni che rasentano il ridicolo) la semplice presenza di una spirale rispetto ad un'altra etc etc............... e a me questo non piace.
Sono più accondiscendente sul fatto che un nuovo calibro, possa essere introdotto solo contemporaneamente all'aggiornamento di determinate referenze (e non in prossimità), sulla mera modifica di alcune limitate parti, no...... se pensiamo che i modelli rimangono in produzione per decenni, e che all'interno delle varie famiglie alcune referenze vengono sfornate in anni di differenza (vedi il nuovo SD) ci troveremo come già successo, con calibri differenti (meno aggiornati) in determinati modelli appartenenti alla stessa famiglia con i risultati già citati sul mercato.

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #43 il: Aprile 15, 2015, 14:21:43 pm »
Innovazione per me davvero apprezzabile, rimango però deluso dal fatto che Rolex non l'abbia accompagnata con una solenne promessa di estenderla a tutti i suoi modelli magari da qui a 3 anni.

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #44 il: Aprile 15, 2015, 14:31:39 pm »
Davvero apprezzabile, considerando l'incedere del marchio e la sua scarsa inclinazione all'innovazione, perché altrimenti nulla di così rilevante in senso generale, almeno per me. :)
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