Ricordo di aver letto un'intervista in cui Roth sostiene che gli anglage vengono meglio nelle giornate uggiose o comunque nuvolose.
La cosa credo non sia legata tanto all'umidità, quanto alla luce diffusa tipica di queste giornate "grigie" che consente un controllo più accurato del proprio lavoro in tempo reale, mentre lo si realizza.
Il livello delle finiture su cui Roth ha lavorato negli ultimi 15 anni in modo ossessivo, anche al fine di trasferire al figlio tutto il suo sapere (non so però con quali risultati), sembra ormai giunto ai livelli dei migliori, con i quali so che Roth intrattiene costanti frequentazioni.
Resta comunque uno dei pochi a costruirsi da se e dal "nulla" quasi tutti i particolari del movimento (e altri estranei allo stesso movimento, come le sfere), uno degli ultimi depositari di questa antica arte sempre più destinata all'estinzione.
C'è un bel book fotografico dedicato a lui e a Dufour, stampato credo in Giappone dove i due godono ancora di grande seguito (e dove vendono la maggior parte dei pochi orologi che realizzano praticamente su commissione).
Michele, se avrai modo di metterti in contatto con Roth (so che la conoscenza del francese è uno dei requisiti) faccelo sapere