Orologico Forum 3.0

Le grandi case e la ricerca e sviluppo.

Errol

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #30 il: Aprile 08, 2015, 16:23:00 pm »
In questo senso va dato atto al verdone di aver costituito, almeno dal 90 in poi, una vera miniera di informazioni. Se non quelle delle descrizioni degli orologi, spesso lacunose, sicuramente molta documentazione fotografica (anche e soprattutto sui movimenti) e non solo.
La prima volta che ho letto di "anglage", cotes de geneve e perlage, con tanto di spiegazione di cosa fossero e come fossero realizzati, l'ho letto proprio su uno dei primi (se non il primo) verdone.
Anche alcuni articoli del compianto prof. De Toma sulla rivista "l'orologio" erano luci nel buio.
Per il resto c'erano solo marchette e parole al vento proprio sulle medesime riviste.
A volte ne rileggo qualcuna delle poche che ho conservato con un misto di divertimento e pietà.
Erano comunque anni di grande fermento e di rinata attenzione per l'orologeria, la voglia di "informare" non era del tutto sopita.
Ma sempre in termini di "innovazione" sono, non a caso, anni nerissimi; a parte Il sodalizio Fredric Piguet&Bkancpain nelle mani di Bivier, e qualcosa da IWC, per il resto il buio pesto.

saranno state pure marchette (per anni mi hanno fatto credere che alcuni marchi poi spariti erano il top dell'orologeria, vabbè) ma quando per ingannare il tempo riprendo i primi numeri di Orologi e L'Orologio (potete immaginare quando  ;D) mi viene da piangere, comprerei il 90 % degli orologi che si vendevano in quegli anni.
        

ciaca

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #31 il: Aprile 08, 2015, 16:38:17 pm »
Si vedono anche molti orrori spacciati per capolavori  ;D
E tanta pochezza venduta per raffinata meccanica.
Se analizziamo freddamente il contenuto di pregio di molti di quegli orologi, è terribilmente basso, direi mediamente più basso di oggi.
Il mio è un giudizio di parte alla rovescia, come sai molti di quegli orologi li possiedo, anche i cronografi modulari venduti "a sangue di papa".  :-\

Il dato di fatto credo incontestabile, comunque, è che innovazione o meno alla fine, in giro per il mondo si vende sempre la stessa minestra riscaldata. E queste innovazioni, vere o presunte, nella quasi totalità dei casi restano confinate alle pagine di presentazione su blog e riviste. Segno che alla fine il circolo vizioso si avvita su se stesso.

Io sono andato a cercare il Bvlgari Octo finissimo nella boutique Bvlgari della mia città e ho dovuto spiegare al gentile commesso di cosa stessimo parlando; ne ho avuto in cambio un catalogo della casa e la promessa (vana) che mi avrebbero richiamato qualora si fosse reso disponibile.
« Ultima modifica: Aprile 08, 2015, 16:45:37 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #32 il: Aprile 08, 2015, 16:45:48 pm »
Si vedono anche molti orrori spacciati per capolavori  ;D
E tanta pochezza venduta per raffinata meccanica.
Se analizziamo freddamente il contenuto di pregio di molti di quegli orologi, è terribilmente basso, direi mediamente più basso di oggi.
Il mio è un giudizio di parte alla rovescia, come sai molti di quegli orologi li possiedo, anche i cronografi modulari venduti "a sangue di papa".  :-\

Il dato di fatto credo incontestabile, comunque, è che innovazione o meno alla fine, in giro per il mondo si vende sempre la stessa minestra riscaldata. E queste innovazioni, vere o presunte, nella quasi totalità dei casi restano confinate alle pagine di presentazione su blog e riviste. Segno che alla fine il circolo vizioso si avvita su se stesso.

Io sono andato a cercare il Bvlgari Octo finissimo nella boutique Bvlgari della mia città e ho dovuto spiegare al gentile commesso di cosa stessimo parlando; ne ho avuto in cambio un catalogo della casa e la promessa (vana) che mi chiameranno quando arriva.

Il finissimo è una padella, l'octo invece è bello.

ciaca

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #33 il: Aprile 08, 2015, 16:49:53 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)
« Ultima modifica: Aprile 08, 2015, 16:52:53 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

palombaro

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #34 il: Aprile 08, 2015, 17:03:20 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)

orologio bellissimo a parer mio  ... moderno  ..
ma per avere questo design si è fatta una scelta doverosa che forse non ti piacerà alla prova polso  .. il cinturino largo  8)
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ALAN FORD

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #35 il: Aprile 08, 2015, 17:06:25 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)

Ho provato l'otto un giorno che non avevo niente da fare in aeroporto e non mi è sembrato male anzi...
Il finissimo sarà per lo spessore, ma mi è sembrato più o meno cme il VC che avevo e l'ho scartato subito.

ALAN FORD

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #36 il: Aprile 08, 2015, 17:23:45 pm »
Anche volendo il cliente medio non riuscirebbe a cosa sta comprando perché alla fine della fiera non gliene importa nulla ed in un mercato di questo tipo che motivo hanno le grandi Maison a spendere in ricerca e sviluppo?
Ma secondo te al cliente medio negli anni d'oro dell'orologeria è mai importato qualcosa di cosa ci fosse dentro l'orologio?
Secondo me no.
Negli anni 50 chi acquistava Patek / VC  acquistava , nè più nè meno che oggi , il Marchio.
Non credo che il Cumenda con PP al polso , tanto per citare uno stereotipo , sapesse cosa avesse al polso.
I volumi erano però decisamente minori , c'era certamente una maggior cura del dettaglio e le varie case avevano , come dire , più la cura del bello che non oggi che i numeri di produzione giustificano tutto.

Io che sono abbastanza vecchio d'aver vissuto non solo l'era pre rete ma addirittura l'era pre riviste, non posso che darti ragione.
Non sapevamo niente, ci affidavamo a quanto ci dicevano i concessionari, eravamo convinti davvero che il tutto fosse fatto a mano dagli gnomi nelle baite innevate!
Ebbene nonostante l'utenza ne sapesse poco o niente e quindi le case avrebbero potuto approfittarne senza che il tam tam si diffondesse, gli orologi li facevano bene per davvero con sforzi cento volte superiori  ad oggi che le moderne tecnologie mette loro a disposizione.
Oggi che tutti sanno tutto quindi dovrebbero essere impeccabili, invece con la faccia di tolla che si ritrovano, mettono dentro schifezze spacciandole per capolavori e facendole pagare di conseguenza.

Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #37 il: Aprile 08, 2015, 18:33:41 pm »
Ragazzi, io in questo periodo ho davvero scarsissimo tempo.

Prometto che riponderò a tutti quelli mi hanno contattato qui e altrove, tra cui Stefano SM e Fabio Esposto.

Qui per dire che mi sto masturbando vedendovi ancora a disquisire tutti insieme come ai bei tempi!
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

ALAN FORD

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #38 il: Aprile 08, 2015, 19:46:25 pm »
Ragazzi, io in questo periodo ho davvero scarsissimo tempo.

Prometto che riponderò a tutti quelli mi hanno contattato qui e altrove, tra cui Stefano SM e Fabio Esposto.

Qui per dire che mi sto masturbando vedendovi ancora a disquisire tutti insieme come ai bei tempi!
[/b]

Senza cavare un ragno dal buco come sempre!!! ;D

ciaca

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #39 il: Aprile 08, 2015, 20:01:51 pm »
Distendere le meningi e farle riposare disquisendo della comune passione è già un bel ragno cavato!  ;D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #40 il: Aprile 08, 2015, 21:33:47 pm »
L'octo non l'ho ancora visto ma , almeno in foto, mi piace molto.

Il design è ben realizzato, non è il solito clone del royal oak o altri celebri disegnati da genta, con la versione col cinturino molto più equilibrata, a detta di chi li ha provati.

Ermanno stesso li ha visti, le finiture sono quel che sono, però per una cifra sui 5k è difficile trovare qualcosa di valido, che non sia il "solito" rolex.

IWC, col nuovo inge  (che alan possiede), è la dimostrazione che non sarebbe poi così difficile realizzare un bell'orologio, partendo da un iconico antenato.

I più intraprendenti sono gli indipendenti, che per un motivo o per l'altro devono proporre qualcosa di nuovo: si va dalle forme classiche di journe al design avveneristico di de bethune , con tanti orologiai dai numeri più bassi, urwerk, MB&F, voutilainen, dufour, greubel-forsey....

Purtroppo questi maestri si rivolgono ad un ristretto numero di facoltosi appassionati o semplici milionari annoiati, fermo restando che un maestro come journe ha proposto per diversi anni il suo modello base (potevo dire entry-level, ma cacchio siamo pur figli del dolce stil novo  8)  ) crono bleu con cassa in tantalio e movimento in oro, a  13.000 € (pure un pò scontati, all'epoca).

Cito questo orologio perchè avevo messo l'annuncio per conto di un amico: ebbene, 5-6 proposte serie ed immediate, il che vuol dire che la bella orologeria ha ancora tanti estimatori, soprattutto per uno degli orologiai contemporanei più apprezzati.

Se da un lato richard mille è solo un abilissimo manager che ha creato una serie di orologi che trovo stupendi,in cui la cassa tonneau (quelle circolari o rettangolari sono orribili) ha un'ergonomia eccellente, dall'altra un orologiaio come journe è arrivato a realizzare un'orologio elettromeccanico per le donne, meno avvezze alla messa in ora di un orologio inutilizzato.

Piccoli segnali della grande attenzione verso il cliente ed il mercato, perchè gli orologi vanno sì venduti, ma senza vendere sè stessi; gesta che hanno intrapreso da anni molte maison.
« Ultima modifica: Aprile 08, 2015, 21:35:25 pm da ilcommesso »

Errol

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #41 il: Aprile 08, 2015, 21:40:01 pm »
Bulgari Octo provato, come Ale, in aeroporto.
Nel complesso non é male ma il cinturino extralargo lo fa sembrare un bracciale, ci dovrei fare l'occhio
        

S.M.

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #42 il: Aprile 08, 2015, 21:41:12 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)

orologio bellissimo a parer mio  ... moderno  ..
ma per avere questo design si è fatta una scelta doverosa che forse non ti piacerà alla prova polso  .. il cinturino largo  8)
Aoh, a me questo orologio fa impazzire....

Ha personalità da vendere ed anche il cinturino largo fascia il polso a meraviglia.
E' una sorta di elegante-moderno che mi fa sbavare (almeno in foto, mai visto dal vivo)....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #43 il: Aprile 08, 2015, 22:18:16 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)

orologio bellissimo a parer mio  ... moderno  ..
ma per avere questo design si è fatta una scelta doverosa che forse non ti piacerà alla prova polso  .. il cinturino largo  8)
Aoh, a me questo orologio fa impazzire....

Ha personalità da vendere ed anche il cinturino largo fascia il polso a meraviglia.
E' una sorta di elegante-moderno che mi fa sbavare (almeno in foto, mai visto dal vivo)....

Io l'ho provato appunto in aeroporto, siccome avevo un biglietto per fuori europa, non pagavo l'iva.
(ma poi al reintro avrei dovuto dichiararlo suppongo)
C'era mia moglie che mi ha trascinato via perché ero li li per prenderlo.

S.M.

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Re:Le grandi case e la ricerca e sviluppo.
« Risposta #44 il: Aprile 08, 2015, 22:25:58 pm »
Ale, io l'octo "normale" (l'automatico con sfera dei secondi per intenderci) l'ho visto e provato, ed è una putrella inguardabile. Per altro un modello già in commercio da anni ed ereditato dalle linee Gerald Genta dopo l'assimilazione del marchio in Bvlgari.
Il finissimo l'ho visto solo in foto e quindi non posso esprimere giudizi compiuti, in foto mi pare un invidiabile esempio di design contemporaneo coniugato con stile e buoni contenuti tecnici, per altro in una misura di 38mm che mi pare ancora "cristiana".



Puro dna Gerald Genta, almeno in foto mi fa impazzire  :)

orologio bellissimo a parer mio  ... moderno  ..
ma per avere questo design si è fatta una scelta doverosa che forse non ti piacerà alla prova polso  .. il cinturino largo  8)
Aoh, a me questo orologio fa impazzire....

Ha personalità da vendere ed anche il cinturino largo fascia il polso a meraviglia.
E' una sorta di elegante-moderno che mi fa sbavare (almeno in foto, mai visto dal vivo)....

Io l'ho provato appunto in aeroporto, siccome avevo un biglietto per fuori europa, non pagavo l'iva.
(ma poi al reintro avrei dovuto dichiararlo suppongo)
C'era mia moglie che mi ha trascinato via perché ero li li per prenderlo.
Ma il Finissimo Tourbillon?

Ti prego, adottami (visto anche il cognome) ;D
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.