L'octo non l'ho ancora visto ma , almeno in foto, mi piace molto.
Il design è ben realizzato, non è il solito clone del royal oak o altri celebri disegnati da genta, con la versione col cinturino molto più equilibrata, a detta di chi li ha provati.
Ermanno stesso li ha visti, le finiture sono quel che sono, però per una cifra sui 5k è difficile trovare qualcosa di valido, che non sia il "solito" rolex.
IWC, col nuovo inge (che alan possiede), è la dimostrazione che non sarebbe poi così difficile realizzare un bell'orologio, partendo da un iconico antenato.
I più intraprendenti sono gli indipendenti, che per un motivo o per l'altro devono proporre qualcosa di nuovo: si va dalle forme classiche di journe al design avveneristico di de bethune , con tanti orologiai dai numeri più bassi, urwerk, MB&F, voutilainen, dufour, greubel-forsey....
Purtroppo questi maestri si rivolgono ad un ristretto numero di facoltosi appassionati o semplici milionari annoiati, fermo restando che un maestro come journe ha proposto per diversi anni il suo modello base (potevo dire entry-level, ma cacchio siamo pur figli del dolce stil novo
) crono bleu con cassa in tantalio e movimento in oro, a 13.000 € (pure un pò scontati, all'epoca).
Cito questo orologio perchè avevo messo l'annuncio per conto di un amico: ebbene, 5-6 proposte serie ed immediate, il che vuol dire che la bella orologeria ha ancora tanti estimatori, soprattutto per uno degli orologiai contemporanei più apprezzati.
Se da un lato richard mille è solo un abilissimo manager che ha creato una serie di orologi che trovo stupendi,in cui la cassa tonneau (quelle circolari o rettangolari sono orribili) ha un'ergonomia eccellente, dall'altra un orologiaio come journe è arrivato a realizzare un'orologio elettromeccanico per le donne, meno avvezze alla messa in ora di un orologio inutilizzato.
Piccoli segnali della grande attenzione verso il cliente ed il mercato, perchè gli orologi vanno sì venduti, ma senza vendere sè stessi; gesta che hanno intrapreso da anni molte maison.