i subacquei moderni ( quelli che praticano lo sport dell'immersione ) hanno computer da polso ultramoderni e completissimi per le loro necessità come detto sopra da Alessandro Alanford.
Ogni buon sommozzatore o subacqueo sportivo utilizza per le immersioni i computer da polso o quelli "air" cioè collegati direttamente al primo stadio dell'erogatore a mezzo della frusta di alta pressione o con ricevitore dati sul computer da polso e trasmettitore sul primo stadio per il calcolo del consumo di aria, dell'aria rimasta e dei tempi di decompressione in base all'effettiva quantità di aria respirata (permettendo, così, di allungare i tempi di immersione o accorciare quelli di decompressione, in base all'aria effettivamente consumata e, quindi, in base ai tempi reali di emisaturazione dei tessuti).
Ciò premesso, ogni buon subacqueo o sommozzatore sa che deve avere sempre un'attrezzatura di back-up.
Come per gli erogatori che, secondo le norme di sicurezza più stingenti, debbono essere due autonomi, uno principale ed uno per la riserva, questo vale anche per la strumentazione.
Infatti i computer, per quanto validi, sono soggetti ai campi elettromagnetici, presenti spesso nelle immersioni nei relitti o in luoghi fortemente mineralizzati, con conseguente loro impazzimento momentaneo e perdita dei dati o resettaggio improvviso.
Pertanto, in immersione, si deve sempre indossare un orologio di emergenza ed avere sempre con sè un profondimetro (di solito collegato alla frusta di alta pressione, insieme al manometro), onde calcolare i tempi di immersione, in base alla profondità, e, quindi, i giusti tempi di decompressione.
Ed allora, la lunetta girevole sarà vitale!
Saluti decompressi.
Fabio