Il PTFE (teflon) è un polimero che in applicazioni meccaniche nella sua composizione viene additivato con sostanze quali il bisolfuro di molibdeno capaci di renderlo "autolubrificante" oltre che aumentarne la resistenza all'usura.
http://www.lati.com/pdf/dati_tecnici/latilub.pdf
Non so se Omega utilizzasse formule di PTFE così preparato ma non ho ragione di credere il contrario visto il tipo di lavoro meccanico a cui erano soggetti i freni in plastica e il motivo per i quali venivano utilizzati, che era appunto quello di ridurne l'usura rispetto a quelli in metallo.
Grazie Angelo.
Convieni che il teflon non additivato non sia autolubrificante?
O meglio,esiste l'impiego di teflon senza aggiunta di lubrificanti?
Certo, il ptfe è un polimero plastico utilizzato in mille campi assai diversi tra loro e che nella sua originaria formulazione non ha alcuna caratteristica di "autolubrificazione". Nel manico di una pentola l'additivazione per renderlo autolubrificante non avrebbe molto senso, su parti soggette ad usura di un meccanismo (che sia un orologio o una macchina industriale poco rileva) ha più senso, e per questo nel tempo sono nati questi additivi e queste particolari formulazioni chimiche "autolubrificate" del ptfe.
Non so se Omega all'epoca utilizzasse questo tipo particolare di ptfe, ma devo desumere che se hanno scelto il teflon per ridurre l'usura del freno hanno scelto proprio un freno "autolubrificante" (l'additivo oltre a ridurre l'attrito per autolubrificazione aumenta la resistenza all'usura delle superfici), cosa per altro ripetuta tante volte in "letteratura" e credo anche dalla comunicazione istituzionale della casa.
Diciamo che ci sono ottime probabilità che il teflon usato da Omega fosse proprio di tipo "autolubrificante"
Sarò banale, sarò superficiale, ma per me sempre plastica rimane.
Per quel che conta, anche per me.
Studiando un po' di tecnologia dei materiali, e in particolare le tecniche per renderli "oilless" mi sono reso conto, tuttavia, che tali proprietà possono essere conferite ad un vasto campo di materiali, inclusi molti metalli (pure l'acciaio) molti dei quali di uso comune in orologeria.
Ci sarebbero, almeno in linea teorica, i presupposti per realizzare movimenti quasi del tutto oilless, dilatando così i tempi di revisione in modo esponenziale e riducendo comunque i danni conseguenti alla marcia con olii secchi e sporchi. Ma le case non sembrano molto attive su questo fronte, forse perchè buona parte del loro business lo fanno sull'assistenza?!