In linea di principio, puramente teorico, il sistema di trasmissione a cinghie offre molteplici possibili vantaggi:
-permette di ridurre l'inerzia del sistema adottando ruote più leggere e di materiale differente
- annulla le problematiche legate all'ingranaggio tra ruote e pignoni
- concentra l'usura legata alla trasmissione del moto su un unico organo, la cinghia, preposto alla trasmissione del moto stesso.
All'atto pratico appartiene a quella gamma di innovazioni legate più allo sviluppo di nuovi materiali che non all'ingegno meccanico stesso.
La trasmissione a cinghia non mi pare infatti chissà quale innovazione, e la cinghia in poliammide non ha nemmeno un briciolo del fascino della complessità di una microcatena (per esempio).
TH ha voluto proporsi negli anni come fucina di ricerca ma all'atto pratico (e penso per esempio al mikroginder) senza alcun costrutto. Sembrano più esperimenti votati ad alimentare l'immagine di casa innovativa (che però continua a fare cronografi modulari base eta e modulo Dubois Depraz) piuttosto che a reali risultati da trasferire sulle produzioni "di serie".
Una cosa è certa: vedere quelle cinghie in gomma non è uno spettacolo che strappa applausi come questo...