È vero, ma se prendi i JLC di minor livello il costo scende più che proporzionalmente.
D'altronde per il one hertz di Grönefeld e le sue meravigliose finiture paghi un prezzo non indifferente: 75.000 euro. Mica i 4000 euro di un JLC di fascia bassa...
Non ha molto senso comparare prodotti che costano uno 20 volte dell'altro e appartengono a categorie differenti
Più sensato, al contrario, cercare di capire a parità di segmento, quello dell'alto di gamma, quello della vera eccellenza, come molti tra gli indipendenti, chi offra (almeno in termini di qualità delle finiture) il miglior rapporto tra prezzo/finiture/sofisticatezza della meccanica.
E non è facile pesare questi elementi.
Tornando a Grönefeld, per esempio, ti da si un movimento meravigliosamente rifinito in modo anche originale e unico nell'attuale panorama, ma al di la dei secondi morti indipendenti (cosa che francamente trovo del tutto inutile e fine a se stessa se slegata appunto dall'esistenza di un remontoir d'egalitè) è un normale solo tempo, come normale è il simplicity di Dufour che è il massimo in termini di qualità delle finiture.
Viceversa FPJ ti offre molte soluzioni innovative in un contesto però lontano dall'eccellenza delle finiture.
In fin dei conti, ovunque ti giri e a livelli differenti, vedi che un qualche compromesso esiste sempre, anche su fasce di prezzo dove il compromesso dovrebbe essere bannato.
La sensazione mia personale è che tutto, anche nell'alto di gamma, anche nell'ambito dell'orologeria indipendente, sia terribilmente sovraprezzato, seppur in misura minore che in certi eccessi riguardanti i marchi commerciali e i loro prodotti più commerciali.
L'orologio senza compromesso, con la qualità delle finiture di Philppe Dufour, la genialità innovativa di FPJ e le forme e proporzioni eleganti senza tempo non esiste, e se esistesse lo farebbero solo per oligarchi, tycoon ed emiri, come un tempo A. L. Breguet li faceva per nobili, principi e regnanti.