Negli annuari della seconda metà degli anni 90 le prime pagine sono sempre dedicate agli orologiai indipendenti di ahci
Ci sono i calabrese, gli Andersen, i preziuso, van der klaw, Dufour, c'è pure halter col suo antiqua, e molti altri.
Di Harry Winston e Max Busser non c'è alcuna traccia, come non ce n'è nei primi numeri del nuovo millennio quando già FPJ ha una sua sezione dedicata al suo marchio. Il tourbillon di FPJ compare già nel n.3 (1993/94) degli annuari verdi, quasi dieci anni prima dell'uscita dell'opus 1 di cui il grande pubblico (quello che comprava gli annuari appunto) non sapeva assolutamente nulla essendo quello si un marchio e un prodotto di assoluta nicchia che proprio attraverso la firma di grandi orologiai già noti aveva bisogno di darsi una visibilità e una credibilità.
Tu puoi non essere d'accordo ma i fatti sempre quelli restano, non sono gli opus che hanno dato visibilità ai Journe, Preziuso e Halter, semmai il contrario; il po' di visibilità che avevano questi indipendenti ce l'avevano già da parecchio tempo prima, e grazie all'associazionismo cHe gli permetteva di comprarsi gli spazi sulle riviste di settore che da soli non avrebbero potuto permettersi.