L'accezione "indipendente" per come usualmente la utilizziamo noi (con noi intendo la comunità di appassionati consapevoli), in effetti è sbagliata.
Indipendente a tutti gli effetti è Rolex, Patek, AP, come pure i vari Journe, Voutilanen, Gautier, Ronkko, Aosaka e decine di altri.
Allora cosa distingue questi soggetti diversissimi appartenenti alla stessa categoria?
I numeri prodotti? Troppo restrittivo e semplicistico.
Il titolo di possesso che deve essere del fondatore? Allora alla morte di questo, l'impresa dovrebbe cessare le attività.
Per me la definizione giusta (o una delle caratteristiche fondamentali) è che tutti i singoli orologi prodotti, indipendentemente dal numero e dalle tipologie, devono essere controllati, collaudati, approvati e certificati da un unico Maestro orologiaio che con il suo nome si fa garante e responsabile del prodotto.
Ovviamente il fatto che lui stesso li produca personalmente o si occupi di una delle fasi di produzione (es.: assemblaggio o regolazione) non fa che dare un ulteriore valore aggiunto.
Ecco che sia Voutilanen che Journe possono fregiarsi di questo "titolo" (a proposito, che parola potrebbe adare bene per definirli?), ma non Rolex o Patek.
Se poi Journe un giorno produrrà un numero tale di orologi che sarà palesemente impossibile che passino tutti per le sue mani, diverrà una produzione industriale (ancorchè di qualità).