Bisognerebbe anche capire però su quali basi si intende stabilire la "qualità" del suono. Suona "bene" in che termini?
Ho avuto la ripetizione a 5 minuti di Kelek che tra tutte era quella con il volume più alto ma anche con il suono più scadente, il rumore dello sferragliamento della molla e degli ingranaggi dentro alla cassa era altrettanto udibile.
Secondo me il "volume" del suono non può essere un metro di giudizio. La precisione della cadenza per esempio lasciava a desiderare in alcune ripetizioni che ho ascoltato, messe in funzione più volte era come se non suonassero mai due volte nello stesso identico modo.
Poi c'è la timbrica del suono, che dipende si dalla cassa di risonanza, quanto é ampia e vuota, ma anche dal materiale (e confermo anche io che quelle in platino risuonano di meno) della cassa e dalla conformazione dei martelli, da come vengono impressi gli impulsi. E anche la durata del suono stesso tra un gong e l'altro, anch'essa funzione della risonanza, incide molto sulla qualità del suono.
Poi c'è il tema della manutenzione di questi complessi meccanismi che é anche più rilevante che non su altri tipi di complicati; una ripetizione non perfettamente "a posto" rischia di funzionare male, o addirittura di non funzionare. Gli orologiai che sanno metterci sopra le mani sono pochissimi, le stesse case non sempre sono ben attrezzate per la manutenzione di queste complicazioni che il più delle volte non fanno ma fanno fare ad artigiani altamente specializzati, come Papi che è uno dei massimi esperti sul tema. E la manutenzione, quindi, diventa un terno al lotto.
Comunque, quale che sia e come sia fatta, trovo che nessuna ripetizione (almeno di quelle che ho avuto il piacere di ascoltare) da polso si avvicini a quelle negli orologi da tasca.
A me gli orologi da tasca piacciono ma ciò nonostante ne posseggo soltanto due di relativamente poco pregio perché non li uso. Ma se ne volessi prendere uno, oggi, coi prezzi ridicoli che hanno raggiunto questo tipo di orologi ne cercherei proprio uno con ripetizione