Dopo tante discussioni in cui, inevitabilmente, si è sempre finito per parlare di rarità, speculazioni, quotazioni, ho meditato un pò su quanto studiai tanti anni fa in merito alle analisi argomentative.
Ricordo che la bontà di una argomentazione si giudica secondo tre criteri: pertinenza, sufficienza e accettabilità delle premesse.
In questa e altre discussioni siamo sempre stati proprio di fronte ad un primo esempio di errore di ragionamento dove la premessa maggiore è falsa;
“tutto ciò che è raro è costoso”.
Si potrebbe tranquillamente anche affermare che “un articolo a prezzo stracciato è raro”, quindi, paradossalmente, potremmo dedurre che “un articolo a prezzo stracciato è costoso”.
Da qui si capisce che il discorso in prima premessa non regge!
Gli errori di ragionamento sono di due tipi; quelli che producono conclusioni false perché partono da una o due premesse false e quelli nei quali le premesse potrebbero essere vere ma non implicano la conclusione che l’argomentante vuole trarre.
Nel nostro caso, come affermato, siamo nel primo tipo di errore che ci porta addirittura nel sofisma od anche nella fallacia!
Il sofisma rappresenta un ragionamento, da parte di chi costruisce questi miti, intenzionalmente capzioso.
La Fallacia è simile al sofisma e interpreta una
trappola argomentativa!
L’uso più diffuso è l’errore persuasivo, quindi pericoloso, formulato in linguaggio ordinario. Le fallacie sembrano vere, corrette e perciò riescono talvolta a convincere il loro destinatario.
Tutto ciò, infine, si traduce nel paralogismo, cioè un ragionamento non intenzionalmente ingannevole che diviene proprio dei vari esperti ed appassionati privi di cultura oggettiva nel settore.
Il frutto di tutto ciò lo vediamo anche qui…