Mah, piaccia o non piaccia un po' tutto il mondo del vintage è in aumento, come prezzi.
I Rolex continuano a salire, parliamo di esemplari coerenti e coevi, in buone condizioni.
C'è sempre più scarsità di offerta a fronte di una domanda in aumento da quando, qualche anno fa, alcuni mercati importanti sono diventati più esigenti in termini di qualità - leggasi U.S.A. - e da quando i collezionisti dell'estremo oriente - particolarmente facoltosi - si sono maggiormente concentrati su questo Marchio.
L'asta monotematica Daytona tenuta da Christie's l'anno scorso - per quanto fortemente "drogata" - ha comunque poi portato nel giro di poche settimane un incremento medio delle quotazioni di un 15% che poi è via via aumentato.
Il Daytona 6263 - il più ambito nell'ambito dei crono manuali - è diventato difficilmente reperibile e comunque a quotazioni aumentate mediamente del 20%.
Tutte le referenze, chi più chi meno, hanno avuto notevoli incrementi di prezzo.
Succederà anche ai Day Date, che ripeto non hanno avuto negli ultimi mesi particolari incrementi ma una scarsità di offerta sì proprio in attesa dell'asta monotematica di maggio che, per quanto concentrata su referenze particolarmente preziose, farà da volano anche sulle referenze più normali.
Comunque quello dei prezzi in forte aumento sui vintage possiamo generalizzarlo un po' su tutto, specie su alcuni Marchi "minori" che da qualche bel mese hanno preso quotazioni di tutto rispetto.
Un po' più lenta la crescita di Patek Philippe, tradizionalmente meno impetuosa rispetto a Rolex.
L'asta del 175esimo non ha provocato particolari scossoni al mercato, causa un catalogo non particolarmente ricco di "chicche" e qualche pezzo anche sbagliato. Certamente fa eccezione il Nautilus, nelle declinazioni 3700/1 e 3700/11 che sono fortemente saliti, specie se B&P.