Personalmente do molta importanza al lato storico nel senso che se devo spendere 20k preferisco un 3700 fiorito ad un 5711 fiammante,un 5402 ad un 15202 del quarantennale;se devo spenderne 5 per me e' meglio un 1680 che un 16610;se tiro fuori 4k scelgo un Moon 321 e non una referenza attuale.
Potrei andare avanti all'infinito.
Sara' che sono vecchio ma i bracciali per me non sono mai stati un problema:leggo che oggi c'e' chi li regola 2 mm. in piu' o in meno;io appartengo ad un'altra generazione,la regolazione a maglia + o -
e' piu' che sufficiente.
Oggi si guarda al segnetto;il che vuol dire essere condizionati da cio' che si porta al polso;
cosi' come si da troppa importanza al corredo e si finisce per pagare un pezzo di carta ed uno di cartone anche un quarto dell'orologio.
Fattori che introdotti dai neoadepti hanno finito con il condizionare anche appassionati di piu' lunga data;
in altre parole si bada troppo all'apparenza e troppo poco alla sostanza.
Si, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Al di la della rilevanza collezionostica, della rarità e del pregio. Non possiamo mettere sullo stesso piatto cose diverse, come un 3700 e un 1680 in rapporto ai loro omologhi contemporanei: Se non altro perché la differenza di pregio nel primo caso tra 3700 e 5711 é nettamente a favore del primo, nel secondo tra 1680 e 116610 nettamente a favore del secondo.
Ogni cosa va valutata singolarmente, a farne questione di principio, secondo me, a volte si rischia di perdere di vista il come sono fatti gli oggetti.
Questione bracciali: é un po' come sulle auto, quelli delle generazioni precedenti andavano bene anche con le balestre, i freni a tamburo e senza servosterzo. Però ciò non toglie che freni a disco, sospensioni a molle indipendenti e servosterzo se ci sono in molti casi rendono la guida più piacevole e sicura. Per i bracciali é la stessa cosa, per anni anch'io mi sono accontentato di regolazioni a maglia +o- in certi frangenti troppo largo in altri troppo stretto, quasi mai perfettamente a misura. Con annessi sbattimenti tra stuzzicadenti, mollette chr volano, phon per sciogliere frenafiletti e cacciavite, almeno due volte l'anno per ogni orologi al passaggio dalla stagione fredda a quella calda. Oggi su alcuni orologi posso regolare il bracciale al mm con un dito e in un istante, personalmente lo trovo un modo molto più piacevole di indossare l'orologio senza che rischi di diventare una penitenza. A me non pare una cosa da poco, ergonomia e comodità fanno parte integrante del pregio di questa tipologia di orologi che non hanno altro da offrire e spesso si tengono al polso per molti giorni consecutivamente. Da un royal oak pretendo altro (ma se tali soluzioni esistessero anche sui bracciali di orologi di maggior pregio non le disprezzerei), da un Rolex no. Sono cose assai diverse
Poi c'è l'aspetto della resistenza e dell'apparenza, a me gli orologi massacrati e incrostati non piacciono, come non mi piacciono le scarpe sformate e bucate. Non é questione di stare attenti al graffietto, é questione che un inserto in plastica scrostato o in lamiera ammaccato e sbiadito é una cosa povera e brutta, quale che sia il posto nella storia. Sono cose di epoche industriali preistoriche, che al limite possono avere il loro posto di diritto in un museo o nella cassaforte di un collezionista, ma almeno sul mio polso certamente no.
Se c'è un campo in cui il moderno, in alcune sue incarnazioni, non fa rimpiangere il vintage, é quello dell'orologeria industriale che é quella che in termini di pregio del manufatto ha ampiamente beneficiato dell'evoluzione dei sistemi produttivi.