Come sapete io considero esaurito il fine "strumentale" dell'orologio da polso "professionale" da almeno 30 anni. Da quando tale funzione viene svolta, più e meglio, da steumenti elettronici.
Ma anche sul piano meramente strumentale direi che un "toolwatch" moderno assolva l'eventuale funzione strumentale (ormai meramente teorica) meglio che il suo equipollente d'epoca. Sono fatti meglio da ogni punto di vista possibile, mi si citi un solo aspetto in cui un 1680 possa dirsi più "performante" e adatto allo scopo di un 116610, o qualunque altro subacqueo d'epoca rispetto ad uno moderno. Io dico che se Maiorca ai suoi tempi avesse potuto scegliere tra una lattina del suo tempo e un qualunque orologio da immersione moderno avrebbe preso sempre il secondo.
Per il resto direi di si, nel campo dell'orologeria industriale oggi il "pregio" passa dal grado di finitura delle componenti accessorie, bracciali e lunette inclusi. Sono, ovviamente, orologi "da passeggio", orpelli decorativi da polso, credo sia un atto di realismo pragmatico ammetterlo senza remore. D'altronde dovendoli portare al polso non vedo come soluzioni volte a massimizzarne il confort e la praticità, come una ingegnosa chiusura che permetta una migliore regolazione del bracciale, possa essere considerata una soluzione peggiorativa.
P.s: le maglie lucide non trovano posto in modelli prettamente "professionali" come il submariner.
Le lunette in ceramica non stingono, non si graffiano, non si ammaccano e non saltano via come tappi di birra. Se questo è peggiorativo io non ho capito molto di cosa sia "migliore"
Ripeto ancora che se "resistere" significa giungere ai nostri giorni nelle conondizioni in cui sono giunti certi rolex del passato (spesso nemmeno troppo remoto), con trizi scoppiati e sbriciolati, sfere ossidate, quadranti crepati e virati, casse in cancrena, vetri spaccati, graffiati o saltati, ghiere con le mollette arruginite e gli inserti stinti e graffiati al limite dell'illeggibile, bracciali rabberciati, chiusure deformate, e chi più ne ha più ne metta, allora voglio augurarmi (e ho ragione di credere) che sistemi di produzione più evoluti creino anche prodotti "meglio" resistenti. La controprova non l'abbiamo, dobbiamo accontentarci delle sensazioni "tattili".