Comunque è una realtà che l'eleganza sia ormai cosa rara. Ma per eleganza non intendo soltanto l'abito o l'orologio, intendo un'eleganza interiore, di stile, di modo di fare, e di rapportarsi con gli altri.
Io sarò pure un "vecchio dentro", ma a me manca molto vivere in un mondo dove le persone sono eleganti dentro, dove ci sono delle regole da seguire e che sono seguite.
Cambiare l'orologio per l'occasione non deve essere una seccatura, caricarlo non deve essere una perdita di tempo, deve essere parte di un rituale.
Nella vita di tutti i giorni io non ho certamente l'occasione per questo tipo di "rituale", nonostante questo amo determinate cose che ritengo "eleganti" a priori ed apprezzo chi, avendone l'occasione e le possibilità, non rinuncia all'eleganza.
Non vesto in giacca e cravatta, non seguo le mode, non frequento ambienti chic ma mi ritengo una persona molto elegante e credo fermamente che una determinata eleganza sia intramontabile, nonostante i diktat delle mode del momento.
In buona sostanza, quella di cui parlo è un'eleganza che nasce dentro e non ha necessità di essere esibita, proprio come il DR Master Retrograde sotto al polsino. Fai determinate cose per il piacere di farle, altrimenti sono seccature. Posso andare a cavallo vestito in jeans (parlo di equitazione non monta western) ma preferisco, solo per mio piacere, vestirmi come la "regola" "impone", è un valore aggiunto all'attività equestre e che affonda le radici nel passato, nei tempi in cui appunto...esisteva un concetto molto più chiaro di cosa fosse elegante e cosa non lo fosse.
Saluti, Andrea