Non é un fatto solo generazionale, la nostra generazione e le generazioni a seguire non sono "migliori" ne "peggiori", siamo tutti italiani nel senso più degenere del termine.
Non siamo popolo, non siamo collettivo, non siamo nazione, siamo solo un'accozzaglia di genti dedite alla coltivazione del proprio orto (e non potremmo essere nulla di diverso).
L'Italia é un clamoroso errore storico, uno "stato" di carta e burocrazia senza presupposti, una "res" che é tutto fuorché "pubblica", un'anomalia che la stessa storia correggerà a modo suo e coi suoi tempi.
In questo do ragione a Massotto, non c'è speranza.