Tu invece? Non mi sembri il Roberspierre de noiartri e mi pare che tra le righe ti lamenti altrettanto
Vanno quindi bene anche a te, devo dedurre. Di contro qualunque cosa tu faccia (niente) gli effetti sembrano nulli (appunto) in termini di cambiamento.
E non si capisce quale sia il nesso logico tra le due cose, visto che non é scritto da nessuna parte che per prendere atto di una realtà bisogna esserne vittima al punto da morire di fame...mentre é al contrario fin troppo evidente che questo paese é prigioniero prima di tutto del suo finto popolo, un ammasso di gente senza identità e visione collettiva, incapace non solo di imprimere alcun cambiamento ma anche solo di preoccuparsene già dalla selezione della classe dirigente da cui dovrebbe farsi rappresentare ma della quale non fotte niente a nessuno.
In un simile contesto puoi fare solo due cose: Prenderne atto e adeguarti per sopravvivere o fare le valigie e scappare. Se siamo ancora qua, io e tu, é evidente la scelta che entrambi abbiamo fatto, cin annessa lamentazione. Quello che tu credi di dover fare o che pensi io dovrei fare é solo un'ipocrita illusione giacché in questo contesto il peso delle scelte del singolo é nullo.
Questo paese infatti non lo cambi ne tu, ne io, ne chiunque altro, lo cambierà la storia una volta che noi e chi per noi lo avremo portato al c.d. Punto di rottura o di non ritorno.
P.s: Finché c'è la salute "gli affari" vanno sempre bene, anche con pochi euro in tasca.