Non devi ringraziare me Michele, devi ringraziare Daniel Roth per averlo prima pensato e poi realizzato, e soprattutto quel pirla che se ne é voluto privare 😁
Mi offri così lo spunto per sottolineare in aspetto di DR che pochi altri orologiai possono vantare. DR non é in alcun modo "il più" in molti campi: non è il più prolifico e geniale degli inventori di meccanica, nemmeno lontanamente accostabile ai Journe o ai Papi, non é il più bravo nelle finiture (dove ha raggiunto risultati davvero eccellenti solo dopo lunghi anni di apprendimento e confronto con altri maestri come Dufour), non é il più visionario e avanguardista come lo era Muller al suo tempo o come lo sono molti indipendenti di nuova generazione.
Però è certamente uno dei pochi creatori di orologi, e non solo di parti dell'orologio, che ha saputo coniugare la perizia meccanica con la creatività stilistica. Roth é uno dei pochissimi orologiai che gli orologi li da disegnare, dalla testa ai piedi, con una compiutezza formale e un sapiente mix di tradizione e morigerata innovazione, che non ho mai riscontrato, per esempio, in quasi nessun Muller o in tantissimi altri orologi d'alta gamma dei nomi più prestigiosi.
L'unico che ha dimostrato pari capacità concettuale, sul piano stilistico, é Journe che oggi incarna al meglio (e meccanicamente anche su un piano più evoluto) il discorso avviato da Roth e raccoglie meglio di ogni altro il testimonial di A. L. Breguet; che era si un genio della meccanica, ma prima ancora era uno che sapeva disegnare orologi belli.