E che vuoi stuzzicare?
Devi metterti d'accordo se parlare di orologeria o di fuffa.
Se dobbiamo parlare di fuffa allora va bene anche che il trisavolo di questo qua è andato sull'Everest, che Omega viva ancora della storia della luna, del crono indossato da Paul Newman, dei tubi saldati in fondo all'oceano o dei polipetti indossati neanche mi ricordo da chi.
Se invece dobbiamo parlare di orologeria allora parliamo dell'orologio di Claudio, delle centinaia di brevetti di Breguet o del
turbillon più sottile fatto da Bulgari ai giorni nostri o qualsiasi altra opera meccanica che abbia espresso ingegno e maestria senza bisogno di leggende per creduloni che gli speculatori utilizzano per fare aumentare di prezzo orologi altrimenti assolutamente insignificanti visti con l'occhio dell'esperto di orologeria.
Da uomo molto pratico e da imprenditore di alto livello, è mia opinione che Ale è spesso capace, con poche parole, di fare una fotografia realistica dell'attuale mercato dell'Orologeria.
La fuffa e l'alta orologeria fanno parte dello stesso calderone, anche se la fuffa oggi ha maggior rilievo perché più facilmente reperibile e gestibile, vendibile su un pubblico ampio interessato alle scorciatoie del mercato e alle plusvalenze.
Però è bene sottolineare che al mercato, in quanto tale, non si richiede necessariamente passione ma utili e quindi non possiamo lamentarci che non segue la linea di pensiero di un amante dell'alta orologeria.
Personalmente sono sorpreso e lieto dell'interesse crescente nei confronti del lavoro dei Watchmakers (che altrimenti sarebbero costretti a fare i cambia pezzi), mai mi sarei immaginato quotazioni milionarie per un Daniels o di centinaia di migliaia di euro per un Dufour, Smith e altri che spero saranno celebrati nel prossimo futuro. Così come anche di tutta l'alta orologeria che possiamo trovare ancora oggi nelle grandi Maisons che, di tanto in tanto, non cercano la scorciatoia della storiella di marketing, e creano orologeria straordinaria.
Personalmente non trovo alcuna attrattiva nella fuffa da marketing, la storia di orologi usati nel corso di chissà quale evento, dial virati, scritte inusuali e -superlative- differenze in orologi industriali realizzati in milioni di esemplari. E' per me invece più comprensibile il premio attribuito dal pubblico alla semplice, e a volte superficiale, bellezza estetica della creazione.