Certi orologi, di certa tipologia, per dimensioni e spessori sono nati sproporzionati (e per esserlo) sia in senso stretto (ciambelle sul fondello e sproporzioni sul quadrante e tra le varie parti) che nel modo in cui appaiono al polso. E se per trovarli "proporzionati" occorre prendere a campione un omone di due metri come Le Bronn James con un baobab al posto del braccio direi che la cosa non è significativa.
Un 15400, come certi off shore, è un orologio oggettivamente sproporzionato, lo è per come è realizzato e lo è ancora di più al polso dell'uomo medio.
Come sproporzionati sono certi calzoni col cavallo alle ginocchia e la vita sotto ai glutei, certe scarpe lunghe il doppio della misura del piede, certe auto che vanno per la maggiore, e tanto altro nell'industrial design contemporaneo.
Sono scelte di "stile" dettate da mode sempre più improntate alla provocazione e alla rottura del "gusto classico", alla dissacrazione delle "proporzioni".
Poi ci sono i "professionali" estremi, l'orologio da aviatore o da immersione o da incursione, che piacciono ai più proprio perchè hanno sproporzioni alla moda, ma la cui sproporzione almeno in linea concettuale è "giustificata" dalla necessità tecnica di avere certe caratteristiche (e che in epoche in cui certe sproporzioni non erano di moda pochi se li filava, come i Panerai o certi IWC).
Il gusto, d'altronde, per molti è qualcosa fortemente condizionato da una serie di assuefazioni, al punto che non si riesce più a discernere ciò che piace da ciò a cui semplicemente ci si abitua, o come nel caso in discussione, ciò che è sproporzionato da ciò che non lo è.
Questo pur sul polso di un adulto di proporzioni medie resta un orologio (per me piacevolmente) sproporzionato, seppur non catalogabile come "ridicolo" nel suo ambiente naturale e nei contesti a lui riservati.
Questo a parità di tipologia e sullo stesso polso, un esempio di proporzione seppur catalogabile come ridicola, quando immesso in contesti troppo lontani dalla sua originaria funzione
Per dire che non necessariamente il "ridicolo" deve passare dalle sproporzioni