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Piccola tragedia ...finita bene!

ALAN FORD

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #45 il: Maggio 24, 2015, 09:37:58 am »
Dopo l'arrotondata!



E dopo la cura ricostituente!

« Ultima modifica: Maggio 24, 2015, 09:42:03 am da alanford »

erm2833

Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #46 il: Maggio 24, 2015, 09:47:33 am »
Il ripristino di un orologio con riporti laser lo limiterei a quegli orologi che in seguito ad un colpo abbiano subito un'ammaccatura profonda.In sostanza alla chiusura di un "buco".
Perche'?
Perche' chi effettua la riparazione dovrebbe avere un esemplare IDENTICO e NUOVO davanti a se da
cui prendere spunto.
Cosa teoricamente possibile per un pezzo moderno (vi immaginate un laboratorio che ha uno stock di
orologi importanti da cui trarre l'ispirazione?) ed impossibile per i vintage.
Tutti gli orologi che ho visto,dal vero o in foto,trattati al laser era palese che avessero subito tale trattamento.E la cosa e' tanto piu' evidente quanto piu' l'orologio e' vecchio.
Personalmente lo paragono alla ristampa di un quadrante.

ALAN FORD

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #47 il: Maggio 24, 2015, 10:08:48 am »
Il ripristino di un orologio con riporti laser lo limiterei a quegli orologi che in seguito ad un colpo abbiano subito un'ammaccatura profonda.In sostanza alla chiusura di un "buco".
Perche'?
Perche' chi effettua la riparazione dovrebbe avere un esemplare IDENTICO e NUOVO davanti a se da
cui prendere spunto.
Cosa teoricamente possibile per un pezzo moderno (vi immaginate un laboratorio che ha uno stock di
orologi importanti da cui trarre l'ispirazione?) ed impossibile per i vintage.
Tutti gli orologi che ho visto,dal vero o in foto,trattati al laser era palese che avessero subito tale trattamento.E la cosa e' tanto piu' evidente quanto piu' l'orologio e' vecchio.
Personalmente lo paragono alla ristampa di un quadrante.

Potrebbe essere così ma...se il quadrante è distrutto e di fornitura non se ne trovano più, o butti l'orologio o ti accontenti di una ristampa.
Stessa cosa per il mio Nautilus, lo avresti tenuto così con mezzo millimetro di angolo mangiato?
Non so se all'epoca seguisti la storia, ma io avevo chiesto a Pisa di acquistare una lunetta nuova, solo che da Patek si sentirono rispondere e con un certo imbarazzo quando me lo comunicarono, che l'orologio doveva essere spedito in fabbrica ed una volta li Stern in persona avrebbe stabilito se era il caso di "concedermi" la sostituzione o no ovviamente prezzo a consuntivo!
Dinanzi a queste comiche ho scelto la strada di Portanuova, in fondo non è così complicato avere a disposizione un 3710 da utilizzare come riferimento, ho infatti avuto modo di confrontarlo con quello del mio avvocato che avrà messo si e no 10 volte ma con una bella ammaccatura procuratagli dal figlio con un ferro e debbo dire che sono praticamente identici tanto da confonderli.
Fortunatamente quello suo si riconosceva per l'ammaccatura! ;D

erm2833

Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #48 il: Maggio 24, 2015, 11:04:46 am »
In medio stat virtus.
Da amante di orologi vintage...lo preferivo "prima".
Certo che ricordo.Ci facemmo un sacco di risate!
"L'uomo del Monte". :'(

ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #49 il: Maggio 24, 2015, 11:10:42 am »
In linea di principio sono anch'io d'accordo con Ermanno, ma dipende anche da caso a caso e dal modello.
Ci sono orologi che sopportano meglio di altri i segni del tempo, altri che con l'usura (specie se l'uso non è stato troppo accorto) invecchiano male.
Ho visto Royal Oak deturpati e davvero inguardabili che non avevano particolari "traumi" ma una serie di brutti segni che ne compromettevano l'aspetto, una cura ricostituente in questi specifici casi io non la disdegno, se può servire a restituire all'orologio il suo antico splendore.
È vero, concettualmente si potrebbe equiparare ad una sostituzione con parti di fornitura. Ma anche questa è una cosa che almeno io non vedo necessariamente come un "male".
Tra un orologio deturpato al punto da essere per me immettibile, e uno con parti di fornitura, almeno personalmente sceglierei il secondo. Non avrà l'originalità, non avrà fatto salvo il suo eventuale interesse collezionistico, ma sarà un orologio fruibile. Viceversa, almeno per come sono fatto io che non amo mettere al polso oggetti deturpati, avrebbe il suo interesse collezionistico ma rimarrebbe dentro ad un cassetto.
Quindi se è certamente vero che interventi di ricostruzione molto invasivi vanno limitati il più possibile e solo ai casi in cui non se ne puó fare a meno è altrettanto vero che esistono vari gradi di intervento e che se fatta bene e in modo misurato e accorto una "rinfrescata" su un orologio molto vissuto può fargli solo che bene, specie se le sue forme si prestano a tali interventi.
Da valutare, caso per caso, con il cassaio per capire cosa si può fare e come :)
« Ultima modifica: Maggio 24, 2015, 11:12:58 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #50 il: Maggio 24, 2015, 11:34:50 am »
I casi sono 2:un orologio lo indossi o non lo indossi.
Al polso,pur con mille attenzioni,l'orologio si segna.Quindi se lo vuoi "integro" devi "lavorarlo" in continuazione.
Seconda ipotesi:lo chiudi in una cassaforte,in una teca o in una bacheca;la cassa rimarra' perfetta;
passeranno i decenni e lui sara' sempre li',bello come quando e' uscito dal concessionario.
Il brutto e' che gli anni per noi,invece,passano ed anche velocemente...
ci sono voluti anni, ma alla fine ho capito quanto fosse inutile preservarli senza goderseli.
Il riporto di materiale però va ponderato davvero con grande attenzione e se si opta per l'intervento bisogna rivolgersi a gente brava e che possibilmente abbia già lavorato esemplari uguali.

ALAN FORD

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #51 il: Maggio 24, 2015, 11:39:40 am »
In medio stat virtus.
Da amante di orologi vintage...lo preferivo "prima".
Certo che ricordo.Ci facemmo un sacco di risate!
"L'uomo del Monte". :'(

Il fatto è che non era un vintage naturale ma procurato!
Ossia per ridursi così indossandolo ci volevano 400 anni!
Quindi secondo me, il materiale rimesso artificialmente, ha lo stesso valore di quello tolto artificialmente.
« Ultima modifica: Maggio 25, 2015, 11:28:06 am da alanford »

ALAN FORD

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #52 il: Maggio 24, 2015, 11:43:56 am »
I casi sono 2:un orologio lo indossi o non lo indossi.
Al polso,pur con mille attenzioni,l'orologio si segna.Quindi se lo vuoi "integro" devi "lavorarlo" in continuazione.
Seconda ipotesi:lo chiudi in una cassaforte,in una teca o in una bacheca;la cassa rimarra' perfetta;
passeranno i decenni e lui sara' sempre li',bello come quando e' uscito dal concessionario.
Il brutto e' che gli anni per noi,invece,passano ed anche velocemente...
ci sono voluti anni, ma alla fine ho capito quanto fosse inutile preservarli senza goderseli.
Il riporto di materiale però va ponderato davvero con grande attenzione e se si opta per l'intervento bisogna rivolgersi a gente brava e che possibilmente abbia già lavorato esemplari uguali.

Immagino prima! 8)
Ci hai fatto togliere fedi ed anelli per toccare il il Ronkko! ;D

ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #53 il: Maggio 24, 2015, 11:45:53 am »
E vorrei vedere.... ;D
Io vi avrei anche fatto svoltare il polsino delle camicie, sai com'è...
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #54 il: Maggio 24, 2015, 12:02:01 pm »
E vorrei vedere.... ;D
Io vi avrei anche fatto svoltare il polsino delle camicie, sai com'è...

Nudi e docciati! ;D

erm2833

Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #55 il: Maggio 24, 2015, 16:06:18 pm »
In linea di principio sono anch'io d'accordo con Ermanno, ma dipende anche da caso a caso e dal modello.
Ci sono orologi che sopportano meglio di altri i segni del tempo, altri che con l'usura (specie se l'uso non è stato troppo accorto) invecchiano male.
Ho visto Royal Oak deturpati e davvero inguardabili che non avevano particolari "traumi" ma una serie di brutti segni che ne compromettevano l'aspetto, una cura ricostituente in questi specifici casi io non la disdegno, se può servire a restituire all'orologio il suo antico splendore.
È vero, concettualmente si potrebbe equiparare ad una sostituzione con parti di fornitura. Ma anche questa è una cosa che almeno io non vedo necessariamente come un "male".
Tra un orologio deturpato al punto da essere per me immettibile, e uno con parti di fornitura, almeno personalmente sceglierei il secondo. Non avrà l'originalità, non avrà fatto salvo il suo eventuale interesse collezionistico, ma sarà un orologio fruibile. Viceversa, almeno per come sono fatto io che non amo mettere al polso oggetti deturpati, avrebbe il suo interesse collezionistico ma rimarrebbe dentro ad un cassetto.
Quindi se è certamente vero che interventi di ricostruzione molto invasivi vanno limitati il più possibile e solo ai casi in cui non se ne puó fare a meno è altrettanto vero che esistono vari gradi di intervento e che se fatta bene e in modo misurato e accorto una "rinfrescata" su un orologio molto vissuto può fargli solo che bene, specie se le sue forme si prestano a tali interventi.
Da valutare, caso per caso, con il cassaio per capire cosa si può fare e come :)
Angelo,mi inviti a nozze.
Mi riferisco ai R.O.;
nascevano,i 5402,perfetti:bulloncini assolutamente a filo con la lunetta,la stessa svasata in modo tale che i bulloncini erano molto piu' vicini al bordo esterno che all'interno,angoli dell'ottagono ben perpcepibili ma assolutamente non taglienti,quasi arrotondati.
In AP si sono poi accorti che la smania del lucido e dell'angolo incombeva ed hanno anticipato le mosse dei futuri proprietari:bulloncini incassati un paio di decimi (inguardabili),gli stessi quasi al centro della lunetta,angoli dell'ottagono affilati come lame di rasoio.
A guardali messi vicino,un 5402 ed un 15202,sono 2 orologi diversi.
Morbido e discreto il primo,spigoloso ed aggressivo il secondo.
Le stesse considerazioni valgono per il Nautilus,3700 e 5711 sono profondamente diversi.
Per un occhio allenato e che ha visto gli originari cosi' come li aveva concepiti Genta.

ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #56 il: Maggio 25, 2015, 11:01:34 am »
Il paragone Nautilus - Royal Oak rischia peró di essere forzato, il Nautilus ha subito un sostanziale restyling che ne ha modificato completamente il disegno e la stessa struttura della cassa, il royal oak al netto dell'oblò sul fondello - con il uo mm di spessore supplementare - non ha subito il medesimo trattamento.
Io non ho mai potuto vedere un 5402 come AP lo fece all'epoca e quindi non posso giudicare quanto le finiture siano cambiate, mi rimetto a quanto hai scritto :)

D'altronde sappiamo che in oltre 40 anni i sistemi produttivi sono profondamente cambiati ed è lecito immaginare che il modo in cui si producono oggi queste casse e questi bracciali è sostanzialmente diverso da quello di 40 anni fa, lecito quindi attendersi anche risultati diversi in termini di tolleranze e (quindi) anche in termini di angoli e spigoli più o meno pronunciati.

Peró tra un 5402 distrutto dall'uso e dal tempo, seppur con i suoi spigoli originari, e un 5402 ristrutturato e riportato in condizioni di poter essere indossato, seppur rinunciando in qualche punto alla sua completa fedeltà all'originale, io continuo a preferire il secondo.

Si tratta di capire cosa si vuole fare di un dato orologio, se lo si vuole mettere sotto ad una teca come pezzo di storia o lo si vuole usare nonostante il suo essere un importante pezzo di storia.
Perchè se lo si vuole usare allora il restauro in molti casi è una scelta obbligata.

Poi, ovviamente, c'è da fare le valutazioni economiche; e se un bell'esemplare mai toccato vale certamente di più, si può discutere di quale sia la quotazione di un "rottame" rispetto ad un bell'esemplare "ristrutturato", anche in relazione a come è stata fatta la ristrutturazione.

Tornando invece all'argomento principale, ossia "la lucidatura", di seguito vi propongo tre esempi di orologi pesantemente e maldestramente lucidati che all'occhio distratto o poco "colto" possono sembrare orologi "come nuovi"....
« Ultima modifica: Maggio 25, 2015, 11:10:39 am da ciaca »
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ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #57 il: Maggio 25, 2015, 11:14:47 am »
In questo corum admiral's cup la lunetta ha completamente perso la sua forgia originaria.
Chi conosce il modello sa che il bordo esterno della lunetta è sagomato lucido con svasature a raggio variabile, nell'esemplare lucidato si intuisce a malapena come fosse in origine.
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ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #58 il: Maggio 25, 2015, 11:19:46 am »
In questo Royal Oak perpetuo si vedono chiaramente i segni di una lucidatura approssimativa, tre dei quattro biselli ai 4 spigoli della carrure per esempio sono deformati e stondati al punto che in alcuni non coincidono più i vertici di intersenzione (spigolo in basso a sinistra, per esempio)

« Ultima modifica: Maggio 25, 2015, 11:22:48 am da ciaca »
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ciaca

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Re:Piccola tragedia ...finita bene!
« Risposta #59 il: Maggio 25, 2015, 11:30:27 am »
Su questo Tissot Seastar è facile riconoscere come il bisello che definisce la linea di forma della cassa in corrispondenza allo spigolo superiore della carrure sia quasi del tutto andato perduto e come la stessa linea di forma appaia deformata" in più punti; ondulazioni che dimostrano quanto si sia insistito con la spazzola in quei punti e quanto materiale sia stato asportato.
I classici "lavori a occhio" con la spazzola rotativa che a meno di lucidature blande (per esempio su materiali teneri come l'oro e solo per rimuovere micro graffi) e su casse di forma semplice e prive di spigoli e biselli, si traducono sempre in risultati grossolani.
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