Scuole di pensiero!
Rapportandola al prezzo, non ultimo, all'agilita' derivata da una guida intuitiva sarei curioso di vederla una moto "vera" come magari la intendi tu!
Per esperienza personale posso garantirti che settata ad ok, con le scarpe giuste, provata in circuito nel trofeo vocato, "nella piu' fruibile cilindrata 600" non nutre timori reverenziali quando messa al cospetto di "colleghe" anche di maggior cilindrata.
Poi ovvio, non stiamo parlando di una superbike.
Piu' che sul discorso "vecchio" mi focalizzerei su quello polso non e' che perche' la mitica Rgv di Kevin schwantz e' stata soppiantata dalle 4 tempi non beneficia piu' delle sue qualita', impercepibili fra l'altro se guidata da un comune essere umano.
LA kawa z750 è superiore in tutto e costa alla fine quasi allo stesso prezzo...ha delle forcelle che sono degne di questo nome e un impianto frenante decente rispetto alla hornettina...la hornet è sempre stata una moto economica con un gran motore (anche se inesistente fino a 7 mila giri) e ciclistica di risulta...di gente che si è fatta male con la hornet ve ne è tanta...ripeto, facilità di guida, motore bello grosso e ciclistica scarsina...invitava a dar gas ma non è mai stata un mostro di tenuta o di stabilità anche in situazioni di emergenza quando serviva pinzare di brutto e non avere il retrotreno che sorpassava la ruota anteriore.
Ripeto, nell'ambito naked economica l'unica decente tutt'oggi è la serie z di Kawasaki, le Honda, Suzuki e yamaha sono delle biciclette
...Nell'ambito naked economica l'affermazione "unica decente" potrebbe beneficiare di una certa valenza solamente nel caso voglia rimirarla davanti al bar durante l'aperitivo una moto
Ribadendo che non sono queste le inarrivabili differenze che pongono l'una anni luce rispetto l'altra, quantomeno, se settate ad ok e raffrontate nelle sedi opportune.
Di gente che "per relativa esperienza" s'e' fatta male con la moto in strada come in circuito ce n'e' molta, ma questo a prescindere dal brand per cilindrata per modello.
Lasciamoli stare quindi questi luoghi comuni che tanto non portano da nessuna parte.
La Hornet ad esempio, moto di categoria economica estremamente "morbida", se non settata come di dovere finalizzandola quindi all'impiego estremo quando richiesto, ritengo normale possa non offrire solidita' all'anteriore piuttosto che mostrare serie sensazioni di galleggiamento durante la guida al limite innescata dalla capriata che potrebbe dare e per ovvie ragioni, quel senso di incontrollata flessibilita' nonche' rischiose partenze per la tangente
.
Fra le esaltanti qualita' della Kawasaki da annoverare vi sono da sempre: avantreno roccioso, motore inarrivabile se rapportato alle altre concorrenti per categoria. Questo porta ad una moto per certi versi piu' tecnica e meno godibile nell'uso quotidiano, specie in presenza di pave' disconnesso (con uso quotidiano non mi riferisco a sgommate, derapate o impennate sui generis).
Di suo la Hornet morbidissima ed estremamente intuitiva cosi' come mamma l'ha fatta, sotto ai 6000 giri risultera' essere praticamente spenta o quasi, pur offrendo al di sopra di questa soglia un motore che, con il suo sibilo rassicurante riuscira' a spararci da una curva all'altra con una rapidita' inaspettata se condotta come una 2T soprattutto se settata come Cristo comanda.
Anche sotto il profilo frenata non ritengo vi sia tutta questa disonesta' nella risposta Honda che, quando impiegata, ricopre in maniera piu' che onerosa il proprio dovere.
A meno che non si disputi un gran premio, in questo caso oltre alla pompa radiale e' richiesta in genere anche un'altra tipologia di moto.
Al di la delle scuole di pensiero: la serie Z piu' avveneristica per aspetto avvicina il genere naked, per avancorsa, interasse non ultima altezza/posizione pilota, molto piu' al concetto di moto da corsa estrema, contrariamente a Honda, rivisitata ma se vogliamo ancora estremamente soft nella versione standard intesa come da passeggio per intenderci, soprattutto nel caso si decidesse per un paio di turni in pista in apnea.