Orologico Forum 3.0

Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale

Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« il: Giugno 07, 2015, 09:58:50 am »
Vorrei segnalare un interessante articolo apparso sul magazine del New York Times di quest'oggi, in cui si affronta l'aspetto controverso, e spesso dibattuto, dell'avvento degli smart-watch.

http://www.nytimes.com/2015/06/07/magazine/can-the-swiss-watchmaker-survive-the-digital-age.html?emc=edit_ee_20150607&nl=todaysheadlines&nlid=67302751&_r=0

Molto brevemente, l'articolo contiene anche alcune interviste, che vede come interlocutori Pim Koeslag, Edouard Meylan e Jean-Claude Biver. È possibile leggere i loro punti di vista e le strategie che stanno adottando per ricavarsi uno spazio in un mercato apparentemente in ascesa, ma che ha sullo sfondo la componente obsolescenza, tipica dell'elettronica degli ultimi venti anni.

Non manca un'analisi storica e un accostamento del periodo attuale con gli anni 70 e l'avvento del quarzo.

Mi sento di condividere il pensiero finale di Biver sul mercato americano e la sua possibile evoluzione: dallo smart-watch come gadget, alla riscoperta dell'oggetto-orologio, meccanico e (quasi) eterno.

Spero che vi piaccia.

ciaca

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #1 il: Giugno 07, 2015, 10:43:27 am »
Io credo che molti dei rilievi in base ai quali si ritiene che la tecnologja dello smart watch non sia una potenziale minaccia per l'orologeria meccanica, anche quella di prezzo elevato (non parlo d'alta gamma perchè di "alto" oltre al prezzo c'è sempre meno), siano discutibili.
Primo tra tutti quello dell'obsolescenza dei gadget elettronici.

L'orologeria meccanica è stata trasportata dal campo dell'opera d'arte e maestria a quello del gadget di lusso e alla moda già da un ventennio quasi, e in questo ha anch'essa una fisiologica obsolescenza legata ai cicli delle mode e delle tendenze stilistiche. Lo dimostrano i tanti orologi del passato che giaciono invenduti e invendibili, seppur di gran pregio, perchè sostanzialmente quasi nessuno li vuole. Sono "obsoleti" al pari di un gadget elettronico di qualche anno fa, per ragioni differenti.

Hanno creato un mercato di consumatori sempre più attento ai marchi e alla riconoscibilità dell'oggetto, al suo essere cool&trendy, e sempre meno focalizzato su cosa sono questi oggetti del desiderio, e come sono fatti. Ora pensano che queste nuove generazioni di consumatori, disposte a spendere vagonate di soldi per oggetti di dubbio pregio e dal costo irragionevole rispetto a come sono fatti e solo in nome di un marchio, si facciano problemi a farlo per una batteria da ricaricare la notte o una tecnologia che nel giro di pochi anni potrebbe essere già obsoleta rendendoli inservibili?! Mi pare un controsenso in termini.

Chi ha "soldi da buttare" se ne infischia e compra quello che in quel momento soddisfa il proprio ego, qualunque cosa sia e comunque sia fatto, chi non li ha ma appartiene a quella folta schiera di persone che vorrebbe assomigliare a chi li ha, o dare al mondo l'impressione di essere uno di quelli, farà carte false per averne uno. È stato creato un "mostro", un mercato poco selettivo e facilmente orientabile, e una certa industria adesso deve farci i conti; ne hanno approfittato biecamente per anni, adesso rischiano di pagare il conto alla storia.

Non so se è un processo a breve termine, o se ci vorrà tempo, ma sono convinto che gli smart watch possono dare all'industria dell'orologio meccanico svizzero una spallata ancora più letale di quella infertagli dai quarzi nei 70. E se buona parte delle case stanno già implementando soluzioni che in qualche modo le tengano al passo con questa nuova tipologia di prodotto, e 9 ragazzi su 10 indossano ormai questi gadget (o quarzi evoluti), le prospettive non devono essere particolarmente rosee. Gli operatori del settore continuano a gettare acqua sul fuoco ma nel frattempo si danno tutti un gran da fare per capire come agganciare un treno che rischia di seppellirli tutti ;D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #2 il: Giugno 07, 2015, 12:06:05 pm »
Io credo che molti dei rilievi in base ai quali si ritiene che la tecnologja dello smart watch non sia una potenziale minaccia per l'orologeria meccanica, anche quella di prezzo elevato (non parlo d'alta gamma perchè di "alto" oltre al prezzo c'è sempre meno), siano discutibili.
Primo tra tutti quello dell'obsolescenza dei gadget elettronici.

L'orologeria meccanica è stata trasportata dal campo dell'opera d'arte e maestria a quello del gadget di lusso e alla moda già da un ventennio quasi, e in questo ha anch'essa una fisiologica obsolescenza legata ai cicli delle mode e delle tendenze stilistiche. Lo dimostrano i tanti orologi del passato che giaciono invenduti e invendibili, seppur di gran pregio, perchè sostanzialmente quasi nessuno li vuole. Sono "obsoleti" al pari di un gadget elettronico di qualche anno fa, per ragioni differenti.

Hanno creato un mercato di consumatori sempre più attento ai marchi e alla riconoscibilità dell'oggetto, al suo essere cool&trendy, e sempre meno focalizzato su cosa sono questi oggetti del desiderio, e come sono fatti. Ora pensano che queste nuove generazioni di consumatori, disposte a spendere vagonate di soldi per oggetti di dubbio pregio e dal costo irragionevole rispetto a come sono fatti e solo in nome di un marchio, si facciano problemi a farlo per una batteria da ricaricare la notte o una tecnologia che nel giro di pochi anni potrebbe essere già obsoleta rendendoli inservibili?! Mi pare un controsenso in termini.

Chi ha "soldi da buttare" se ne infischia e compra quello che in quel momento soddisfa il proprio ego, qualunque cosa sia e comunque sia fatto, chi non li ha ma appartiene a quella folta schiera di persone che vorrebbe assomigliare a chi li ha, o dare al mondo l'impressione di essere uno di quelli, farà carte false per averne uno. È stato creato un "mostro", un mercato poco selettivo e facilmente orientabile, e una certa industria adesso deve farci i conti; ne hanno approfittato biecamente per anni, adesso rischiano di pagare il conto alla storia.

Non so se è un processo a breve termine, o se ci vorrà tempo, ma sono convinto che gli smart watch possono dare all'industria dell'orologio meccanico svizzero una spallata ancora più letale di quella infertagli dai quarzi nei 70. E se buona parte delle case stanno già implementando soluzioni che in qualche modo le tengano al passo con questa nuova tipologia di prodotto, e 9 ragazzi su 10 indossano ormai questi gadget (o quarzi evoluti), le prospettive non devono essere particolarmente rosee. Gli operatori del settore continuano a gettare acqua sul fuoco ma nel frattempo si danno tutti un gran da fare per capire come agganciare un treno che rischia di seppellirli tutti ;D
Sono d'accordo con te. All'inizio anche io ho pensato quello che dice Biver, ma poi riflettendoci meglio, e sapendo che pochi avranno due pezzi al polso, lo smartwatch ridurrà fortemente il mercato degli orologi meccanici, in primo luogo di quelli medio bassi, poi anche il livello più alto sarà coinvolto. Gli operatori del settore possono cantarsela e suonarsela come vogliono ma io non credo a quello che dicono mentre tutti , tutti, stanno pensando quantomeno a mettere elettronica sui meccanici. Se lo fanno una ragione e ci sarà.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

gidi_34

Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #3 il: Giugno 07, 2015, 13:21:29 pm »
Il problema dell'orologeria meccanica lo sollevo da tempo...è lo scarso appeal, per chi non è appassionato sono paragonabili a dinosauri...l'orologeria meccanica non ha portato innovazioni, ma solo qualche brevetto in orologi dal costo spropositato...ha fatto scemare il suo interesse per decenni convinta che nessuno potesse toglierle la
Posizione di predominio...ora a qualcuno sta tremando la terra sotto i piedi? Io a questo punto spero che abbiano un tracollo mostruoso...così i prezzi scenderanno e l'usato varrà un non nulla...e magari qualche bel pezzo lo si potrà prendere finalmente a prezzi ragionevoli

Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #4 il: Giugno 07, 2015, 13:56:49 pm »
Dal punto di vista razionale, sono d'accordo con voi. La mia parte ottimista ed emotivamente legata all'orologio da polso spera che vengano sempre usati e apprezzati :)

ciaca

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #5 il: Giugno 07, 2015, 14:11:39 pm »
Gli smartwatch sono in circolazione già da qualche anno, ma fino a poco tempo fa erano solo gadget per geek e poco più, potenzialmente in concorrenza con in quarzi e gli orologi meccanici da centro commerciale, insomma la fascia dei cento euro o giù di li.

L'ingresso nel settore di Apple, ovviamente, ha spostato l'asticella e come sempre ha trasformato il gadget in status symbol (come gli stessi intervistati implicitamente ammettono).
Non è un caso che la stessa Apple sia stata la prima a proporli, su vasta scala, con casse in oro e su fasce di prezzo proprie della gioielleria griffata, con tanto di edizioni speciali destinate ai vip da sfoggiare agli eventi mediaticamente più seguiti dal gossip, dagli stilisti nel corso delle sfilate di moda alle icone pop nel corso dei festival e altri appuntamenti mondani.

Da Lagerfeld a Beyonce è stato per mesi un continuo tam tam di avvistamenti ai polsi vip di questi giocattoli di lusso, una campagna di marketing in piena regola che invade nettamente il campo dell'orologeria di lusso griffata.

Il riscontro popolare di questa tipologia di oggetti è evidente, io ne vedo ai polsi ogni giorno di più. Soprattutto le nuove generazioni, sempre meno interessate all'orologio meccanico (e sono le nuove generazioni, fisiologicamente, il futuro di questo mercato).

L'orologio meccanico oltre che obsoleto tecnicamente rischia di diventare "demodè", ossia di perdere quel suo appeal di oggetto status symbol alla moda in cui è stato trasformato dalle holding del lusso. Holding del lusso che, comunque, hanno poco da temere: i loro asset sono i marchi, e i marchi si possono apporre anche sugli smartwatch.

A rimetterci non saranno certo gli azionisti di queste holding, ma il tessuto produttivo di questo settore che come nei 70 rischia di essere spazzato via. In questo gli svizzeri stanno dimostrando la lungimiranza di una talpa, oltre che una pervicace perseveranza nei medesimi errori del passato.
« Ultima modifica: Giugno 07, 2015, 14:15:56 pm da ciaca »
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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #6 il: Giugno 07, 2015, 14:26:30 pm »
Chissà se anche stavolta Blancpain sarà pronta all'urto e potrà annunciare con fierezza "Dal 1735 non c'è mai stato uno smartwatch Blancpain. E mai ci sarà" ;D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #7 il: Giugno 08, 2015, 16:35:54 pm »
Ma per noi amanti della meccanica ci potrà essere un risvolto positivo?

un acaduta dei prezzi ad esempio?

PS: già me lo immagino...dopo Orologico...Smarwatchico :)
- Ho polsato un orologio, collato una sciarpa, manato un guanto, pedato una scarpa, culato una mutanda
- Meglio un G-Shock comprato coi propri soldi che un Rolex preso a rate

ciaca

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #8 il: Giugno 08, 2015, 18:13:56 pm »
A giudicare da quanto accaduto in passato con l'avvento dei quarzi direi che c'è poco di buono e positivo da attendersi.
I quarzi hanno di fatto ammazzato una certa orologeria meccanica di pregio che non é mai più risorta, insieme a tante celebri manifatture.
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ciaca

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #9 il: Giugno 09, 2015, 12:21:59 pm »
Proprio ieri leggevo che le previsioni di vendita dell'i-watch sono in rialzo. Si stima che Apple ne venderà da 35 a 50 milioni di esemplari....sono numeri che dovrebbero far rabbrividire qualunque manager del settore dellmorologeria meccanica, e invece questi continuano a far finta di nulla.
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mbelt

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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #10 il: Giugno 09, 2015, 12:46:27 pm »
Proprio ieri leggevo che le previsioni di vendita dell'i-watch sono in rialzo. Si stima che Apple ne venderà da 35 a 50 milioni di esemplari....sono numeri che dovrebbero far rabbrividire qualunque manager del settore dellmorologeria meccanica, e invece questi continuano a far finta di nulla.
Biver è tranquillo ma intanto sta per uscire io Carrera smartwatch.....
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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #11 il: Giugno 09, 2015, 13:36:24 pm »
Proprio ieri leggevo che le previsioni di vendita dell'i-watch sono in rialzo. Si stima che Apple ne venderà da 35 a 50 milioni di esemplari....sono numeri che dovrebbero far rabbrividire qualunque manager del settore dellmorologeria meccanica, e invece questi continuano a far finta di nulla.

Secondo me fingono di essere tranquilli, in realtà si stanno cag@ndo sotto alla grande

Magari hanno in cantiere qualcosa di simile

Ma comunque sono consapevoli del fatto che quando Apple fa una cosa, a prescindere che la faccia bene o male, venge una vagonata di prodotti perchè fa figo averne uno e sarà così anche per lo smartwatches

Anche se non e capisco l'utilità, un affare che va ricaricato ogni giorno su una base e non può misurare, ad esempio, l'attività notturna nel sonno (giusto per dirne una)

Mah, mio limite forse
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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #12 il: Giugno 09, 2015, 15:11:40 pm »
siamo circondati da cose inutili...una più, una meno...

Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #13 il: Giugno 09, 2015, 15:38:19 pm »
siamo circondati da cose inutili...una più, una meno...
Il punto è proprio questo, per quanto inutile possa essere uno smartwatch, a rigor di logica è assai più utile di un orologio meccanico...
Io per il momento la vedo diversamente da appassionato della meccanica, ma non posso non considerare che la grande massa ha un altro modo di interpretare il valore e l'utilità di alcuni oggetti e se uno smartwatch farà più figo che avere un Rolex saranno tempi duri... Intanto l'altro ieri mentre facevo una passeggiata con prole in un grande centro commerciale, non ho potuto non notare la quantità di smartwatch che giravano ai polsi di molti individui...
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Re:Dal New York Times: l'orologeria svizzera e l'era digitale
« Risposta #14 il: Giugno 09, 2015, 15:38:36 pm »
Però non tutto a questo mondo può essere valutato solo in base al concetto di "utilità" pratica ;)
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