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La corona di carica.

ALAN FORD

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La corona di carica.
« il: Giugno 22, 2015, 16:05:52 pm »
Se sempre più spesso mi soffermo a guardare i Bovet è anche per quella corona di carica messa lì!
E si perché l'hanno messa dove non da fastidio, dove non prende urti.
La corona di carica è antiestetica e soggetta agli urti , guardate che esagerazione sul 15202!
A cosa serve una corona così su un automatico?
Sul Nautilus, l'impatto visivo è attutito dalla spalletta che la incassa e la protegge, ma Seiko 50 anni fa aveva ben pensato di farla a scomparsa come si vede nella foto del mio.
Ed anche il famoso Seiko cornino o cornuto come ergonomia non ha paragoni tanto viene comodo e naturale andare a pigiare i tasti crono in alto invece che contorcere la mano per pigiarli sul frontale.
Ecco l'innovazione interessa tutto ma non l'antica corona, non credete che si potrebbe fare di meglio specialmente sugli automatici dove viene utilizzata solo per cambiare ora e data?








ciaca

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Re:La corona di carica.
« Risposta #1 il: Giugno 22, 2015, 16:31:07 pm »
Recentemente ricordo di aver visto un subacqueo con corona al 6.
I vantaggi in termini di ergonomia ci sono, mentre non sono del tutto convinto che ci siano in termini di praticità e/o protezione dagli urti.
Corone sporgenti poi hanno l'innegabile svantaggio di richiedere particolari tagli sui cinturini, e se molto sporgenti rischiano di essere anche più antiestetiche che al 3 dove comunque si adagiano sul polso notandosi meno.
Per me hanno un senso solo su orologi professionali con bracciale, come appunto il sub prima citato di cui non ricordo marca e modello, o su orologi di particolare forgia come certi urwerk o un tank basculante.
Anche le corone piccole e del tutto incassate, come in uso su molti orologi classici del passato (anni 80 in primis) hanno i loro svantaggi: Sono terribilmente scomode da azionare specie per dare carica.
« Ultima modifica: Giugno 22, 2015, 16:34:46 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:La corona di carica.
« Risposta #2 il: Giugno 22, 2015, 16:36:38 pm »
La questione è interessante proprio perché la si può valutare da diversi punti di vista. Journe , anche in questo ambito, ha sviluppato una corona tutta sua, ultrapiatto anch'essa, esteticamente per me bellissima, ma sugli orologi manuali tende ad avere un difetto non piccolo: tende a tagliare la pelle del dito, il che non è bello. Quindi è una soluzione più estetica che pratica. Molto bella la corona di un Cartier che è uscito quest'anno, di cui non ricordo il nome, assolutamente inedita nella forma e che dovrebbe essere comoda. Su automatico è meno importante, su un manuale è fondamentale.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Teo

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Re:La corona di carica.
« Risposta #3 il: Giugno 22, 2015, 16:42:51 pm »
Io sinceramente non so che dirvi ma sono talmente tanto abituato a vedere la corona in un orologio che senza mi sembra che ci sia un problema estetico.
Per quanto riguarda la comodità io porto l'orologio a destra e non mi da assolutamente fastidio; l'orologio manuale lo carico non al polso... quasi quasi capisco perché sia rimasta così  ;D ;D ;D
Matteo

ciaca

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Re:La corona di carica.
« Risposta #4 il: Giugno 22, 2015, 16:47:59 pm »
Uno degli orologi per me più belli mai concepiti, il jlc futurematic, la corona di carica nemmeno ce l'aveva.
Altri, come il Golden bridge o il tank basculante, ce l'hanno in modo da essere completamente integrata nella cassa.
Credo non sia un caso.
Non ricordo casi di orologi con corona in posizione e di tipo tradizionale in cui la stessa corona possa dirsi un valore aggiunto all'estetica dell'orologio; neanche nel caso del Royal Oak che é forse quello, tra gli orologi con corona tradizionale, in cui la stessa corona meglio si integra con il design del resto dell'orologio.
Lo definirei un "male" necessario, un po' come lo sono slitte, pulsanti e correttori per l'azionamento delle varie complicazioni. :)
« Ultima modifica: Giugno 22, 2015, 16:51:46 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:La corona di carica.
« Risposta #5 il: Giugno 22, 2015, 16:57:55 pm »
Recentemente ricordo di aver visto un subacqueo con corona al 6.
I vantaggi in termini di ergonomia ci sono, mentre non sono del tutto convinto che ci siano in termini di praticità e/o protezione dagli urti.
Corone sporgenti poi hanno l'innegabile svantaggio di richiedere particolari tagli sui cinturini, e se molto sporgenti rischiano di essere anche più antiestetiche che al 3 dove comunque si adagiano sul polso notandosi meno.
Per me hanno un senso solo su orologi professionali con bracciale, come appunto il sub prima citato di cui non ricordo marca e modello, o su orologi di particolare forgia come certi urwerk o un tank basculante.
Anche le corone piccole e del tutto incassate, come in uso su molti orologi classici del passato (anni 80 in primis) hanno i loro svantaggi: Sono terribilmente scomode da azionare specie per dare carica.

Il sub con corona al 6 a cui ti riferisci è probabilmente il Crepas "l'Ocean" :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:La corona di carica.
« Risposta #6 il: Giugno 22, 2015, 16:59:01 pm »
Esatto Leo, grazie :)
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Re:La corona di carica.
« Risposta #7 il: Giugno 22, 2015, 17:12:23 pm »
Io son sincero, raramente la corona di carica al 3 mi da fastidio, prima vengono altre cose, come il bracciale(se c'è) o il cinturino, il peso dell'orologio, l'ergonomia della cassa, la forma delle anse (che non devono assolutamente uscire dalla linea visuale del polso), etc...
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Re:La corona di carica.
« Risposta #8 il: Giugno 22, 2015, 17:29:48 pm »
A parte l'averci fatto l'occhio tanto da considerarla una mancanza se non c'è tanto ci siamo abituati, io ritengo che quelle protuberanza nulla c'entri con le linee dell'orologio, sarà che amo  la simmetria e quindi per me è una stonatura oltre che una cosa critica, se la urti perdi l'impermeabilità o ancora di peggio .

ALAN FORD

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Re:La corona di carica.
« Risposta #9 il: Giugno 22, 2015, 17:30:35 pm »
Io son sincero, raramente la corona di carica al 3 mi da fastidio, prima vengono altre cose, come il bracciale(se c'è) o il cinturino, il peso dell'orologio, l'ergonomia della cassa, la forma delle anse (che non devono assolutamente uscire dalla linea visuale del polso), etc...

Io più che al fastidio penso all'estetica.

S.M.

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Re:La corona di carica.
« Risposta #10 il: Giugno 22, 2015, 17:32:04 pm »
Come ogni altra cosa la corona va contestualizzata. In un manuale deve essere comoda ed ergonomica da manovrare, in un automatico può essere più piccola o concedere qualcosa al design anche si perdendo facilità  di utilizzo, in un subacqueo a vite e protetta  per posizione o tramite spallette, castelli, tappi, ecc.

In mezzo vi è  il mondo.

perché  è  al 3 ?
Probabilmente  perché all'inizio  quando si è  passati dal taschino al polso, hanno pensato di mantenere  la comodità per manovrarla con l'orologio  indossato. Che è errato e che non va fatto è  uscito fuori dopo.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:La corona di carica.
« Risposta #11 il: Giugno 22, 2015, 17:32:38 pm »


Io più che al fastidio penso all'estetica.

Fissato... ;D
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Re:La corona di carica.
« Risposta #12 il: Giugno 22, 2015, 17:46:49 pm »
Sul 15202 spore QUATTRO MILLIMETRI! ???
Più del 10% della dimensione della cassa.

Re:La corona di carica.
« Risposta #13 il: Giugno 22, 2015, 17:48:07 pm »

Probabilmente  perché all'inizio  quando si è  passati dal taschino al polso, hanno pensato di mantenere  la comodità per manovrarla con l'orologio  indossato. Che è errato e che non va fatto è  uscito fuori dopo.

Infatti anch'io penso che al 3 sia stata piazzata per una presunta comodità nel caricare l'orologio, poiché ricordiamo che i primi polso erano manuali al 100% ed andavano caricati in media tutti i giorni.
La carica con l'orologio al polso si può dare, ma non sempre, bisogna usare un po' di buon senso. Io ad esempio la eviterei sempre nel caso di corone a vite, a parte il fatto scomodissimo di svitarla con l'orologio indossato, c'è il fatto che l'alberino una volta estratto è più lungo, fuoriesce di più ed ha un sistema a molla, il tutto flettendosi per via di una forzatura disassata della carica può dare sicuramente qualche noia.
Col mio Hamilton manuale riesco ad abbassare il polso in modo che la corona sia più libera e accedo con la mano destra abbastanza agevolmente, in più è bella grossa e non va estratta, quindi più solidale al canotto(e se si danneggia con due lire la rimetto...tiè! :P )
 ;D
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Re:La corona di carica.
« Risposta #14 il: Giugno 22, 2015, 17:49:00 pm »
Sul 15202 spore QUATTRO MILLIMETRI! ???
Più del 10% della dimensione della cassa.

Un motivo valido per vendermelo a 1/3 del prezzo... :P
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